I risultati di un recente studio (pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences), suggeriscono una connessione tra la disuguaglianza di genere e un rischio più elevato di problemi di salute mentale nelle donne.

Nel dettaglio, i ricercatori di oltre 70 istituzioni hanno scoperto che lo spessore esterno della parte destra del cervello delle donne era più sottile di quello degli uomini nei Paesi con una maggiore disuguaglianza di genere. Non si è invece notata alcuna differenza sostanziale nelle nazioni con una maggiore uguaglianza di genere.

Lo studio ha esaminato più di 7.800 scansioni MRI di persone residenti in 29 Paesi. Il campione comprendeva poco più di 4.000 donne e quasi 4.000 uomini di età compresa tra 18 e 40 anni provenienti da nazioni tra cui Regno Unito, Stati Uniti, America Latina, Cina, Sudafrica e India. Si è rilevato che le parti del cervello colpite sono particolarmente legate allo stress e alle emozioni.

Il dottor Nicolas Crossley, l’autore principale della ricerca nonché visiting professor presso il dipartimento di psichiatria dell’Università di Oxford, ha dichiarato: “La nostra analisi suggerisce che alcune differenze sessuali nella struttura del cervello sono associate all’ambiente sociale avverso in cui vivono molte donne”.

E ha aggiunto: “I cambiamenti riscontrati erano localizzati in particolare nelle regioni del cervello coinvolte nel controllo delle emozioni e che sono anche influenzate da disturbi legati allo stress come la depressione e il disturbo da stress post-traumatico“.

Secondo Crossley, lo stress influisce sulle connessioni dei neuroni e provoca un assottigliamento della corteccia cerebrale, come si è valutato con la risonanza magnetica. “Tuttavia, potrebbero essere coinvolti anche altri meccanismi, come l’effetto di opportunità ridotte per le donne, inclusa l’istruzione. Questo porta a un minore sviluppo delle connessioni”.

In Cina, ad esempio, dov’è ampio il divario tra i due generi, è stato osservato che la demenza è più alta tra le donne. Inoltre la mancanza di esercizio fisico e l’analfabetismo sono stati identificati come fattori di rischio per le malattie di salute mentale. Crossley ha poi dichiarato che sono necessarie ulteriori ricerche per “aiutare a esaminare in modo più dettagliato come e quando ciò accade”.

Si tratta di dati chiaramente allarmanti, sebbene un altro studio condotto dal King’s College di Londra e dall’Ipsos abbia rilevato che due britannici su cinque pensano che gli sforzi per sostenere l’uguaglianza delle donne siano così elevati che finirebbero per discriminare gli uomini. Il 53% degli uomini si è espresso a favore di questa tesi e anche un terzo delle donne intervistate.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!