Solo 'alcuni Stati' vietano gli esami pelvici non consensuali su donne incoscienti
Nella maggior parte degli Stati Uniti è legale eseguire esami pelvici su pazienti incoscienti e non consenzienti per scopi formativi
Nella maggior parte degli Stati Uniti è legale eseguire esami pelvici su pazienti incoscienti e non consenzienti per scopi formativi
Nella maggior parte degli Stati Uniti è legale eseguire esami pelvici su pazienti incoscienti senza il loro precedente consenso.
Alcuni Stati stanno cercando di cambiare le leggi che permettono questa pratica, eppure molte istituzioni mediche vedono questa procedura come il modo migliore per gli studenti di medicina di imparare a eseguire correttamente un esame pelvico.
Questa discutibile pratica è venuta alla luce nei primi anni 2000 in seguito a ricerche su piccola scala su studenti di medicina. Negli USA, 21 Stati hanno vietato categoricamente questa pratica (con il Colorado, il Missouri, il Michigan e il Massachusetts che stanno cominciando a pensare di vietarla). Negli altri Stati, però, è ancora eseguibile da parte degli gli studenti di medicina.
In un’intervista rilasciata a PBS, la bioeticista della McGill University Phoebe Friesen ha sollevato un punto importante sulle pratiche eticamente scorrette come queste. “Nella storia della medicina, i corpi di molte persone – come prigionieri, schiavi e prostitute – sono stati utilizzati nella ricerca medica e nella pratica medica senza il loro consenso”, ha asserito Friesen.
Un esempio di questo è ciò che si è verificato non molto tempo fa al confine tra Stati Uniti e il Messico, dove molte donne che sono entrate negli USA come immigrate sono state sottoposte a isterectomia forzata. C’è qualche speranza per il futuro, però. Molti studenti di medicina sono pienamente consapevoli della natura ripugnante di pratiche come queste e, in quella stessa intervista alla PBS, una di queste studentesse di medicina, Alexandra Fontaine, ha voluto parlare apertamente.
Fontaine sta attualmente sostenendo un disegno di legge in Ohio che richiederebbe al paziente di dare il consenso esplicito prima che possa essere eseguito un esame pelvico per scopi educativi. Fontaine ha anche espresso la speranza che in futuro queste leggi diventino realtà e che i sistemi medici capiranno l’importanza di seguirle. “Penso che una volta che i sistemi sanitari capiranno che sono leggi e che quindi devono essere rispettate, il cambiamento verrà attuato”, ha dichiarato Fontaine.
L’Epstein Health Law and Policy Program ha svolto un lavoro fondamentale su questo annosa questione e ha persino dato vita a un’iniziativa di impegno pubblico nel 2021 volta a sensibilizzare più persone possibili su questo tema molto complesso. Il programma ha svolto un lavoro fondamentale nel tracciare quali Stati hanno vietato la pratica, quelli che stanno prendendo in considerazione il suo divieto e quelli che consentono ancora agli studenti di medicina di eseguire esami pelvici consensuali.
Il programma fa anche luce sul fatto che chiedere il consenso non dovrebbe essere obbligatorio solo per ragioni etiche e morali, ma potrebbe essere utile anche per insegnare ai medici alle prime armi l’importanza del rispetto dei loro pazienti.
Giornalista sulle nuvole, i miei grandi amori sono i libri, il cinema d'autore e gli animali. Sepulveda e Tarantino: le mie ossessioni.
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