Una donna cinese di 25 anni è all’ottavo mese di gravidanza, in attesa del suo quinto figlio, e il marito l’ha lasciata tre mesi fa rifiutandosi di pagare l’affitto e dicendo di volere il divorzio da lei perché non vuole un’altra femmina.

Il marito ha detto alla donna che devono divorziare “il prima possibile“, ha riferito la donna, di nome Hu (il nome completo non è stato reso noto), a Jiupai News.

Hu lavora in un laboratorio di occhiali a Linhai, nella provincia di Zhejiang, nella Cina orientale.

Hu ha raccontato che lei e il marito stanno insieme da quando lei aveva 15 anni e di aver dato alla luce la loro prima figlia nel 2014, quando ne aveva 17.

Mio marito mi ha detto che voleva divorziare perché pensava che la forma della mia pancia suggerisse che fosse di nuovo una figlia“, ha detto Hu alla stampa. “Ha detto che temeva il risultato, essendo l’unico figlio maschio della sua grande famiglia. Ha detto che se non riuscirò a partorire un maschietto per lui, troverà un’altra donna con cui avere un figlio“.

La ragazza ha aggiunto che ha intenzione di accettare il divorzio, perché non vuole più essere intrappolata in questo matrimonio: “Io e le mie figlie non dovremo sopportare i maltrattamenti da parte sua se divorziamo“, ha detto Hu, sostenendo che il marito la picchiava spesso e aveva avuto una relazione mentre lei era incinta della loro seconda figlia.

La Federazione delle donne di Linhai, un’organizzazione per i diritti delle donne, ha dichiarato alla stampa di aver offerto assistenza a Hu e di stare indagando sulle sue accuse di violenza domestica.

La 25enne ha dichiarato che la coppia ha concordato che tutti i figli continueranno a vivere con Hu dopo il divorzio e che il marito pagherà 1.000 yuan (140 dollari) al mese per il mantenimento dei loro figli. “Dopo tutto, ha ancora una coscienza. Mi aspettavo che non avrebbe dato nemmeno un centesimo per le sue figlie“, ha dichiarato Hu. “Dovrò lavorare sodo e vivere in modo frugale per poter pagare le tasse universitarie di mia figlia“.

La storia di Hu è diventata presto una delle notizie più seguite: sulla piattaforma Weibo molti hanno espresso preoccupazione e rabbia per la situazione di Hu.

Il sesso di un bambino è determinato dal padre. Perché incolpa la donna?“, ha scritto un utente. Un altro commento recita: “Siamo nel XXI secolo, no? Non capisco perché ci siano ancora persone che preferiscono i maschi alle femmine“.

In Cina la preferenza per una prole maschile ha portato a un disequilibrio significativo nella composizione della popolazione. Il caso di Hu evidenzia come sia ancora un problema sentito.

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