Il grande pubblico la conosce come la fidata spalla di Fabio Fazio nel talk show Che Tempo Che Fa, in onda su Rai 3 la domenica sera: Filippa Lagerbäck, con il suo inconfondibile accento svedese, fa parte dello show da ben 17 anni, e con la sua eleganza si è fatta ben presto amare dagli italiani.

Filippa Lagerbäck, 48 anni, che a Che Tempo Che Fa ha parlato per due anni di una situazione così drammatica come quella del Covid, ora ha condiviso un post che fa davvero riflettere su quello che sta succedendo in Europa. La situazione in Ucraina è degenerata in un turbine drammatico di crudeltà e violenza inaudite, che certamente nessuno di noi avrebbe potuto prevedere. La conduttrice svedese, nata a Stoccolma, è naturalmente toccata nel profondo da questa terribile situazione e ha voluto rispondere a modo suo, con un post sul suo account Instagram.

La foto condivisa mostra una cornice con una fotografia in bianco e nero di Filippa Lagerbäck e il suo compagno, Daniele Bossari, che è chinato a dare un bacio al pancione di Lagerbäck, quando aspettava la figlia Stella. La didascalia è molto toccante: “Ho chiesto “E tu come stai?” ieri nelle storie e le risposte sono tutte simili: angoscia, paura, timore, ansia…stiamo tutti con il fiato sospeso seguendo ogni aggiornamento, domandandoci come possa essere possibile tale follia. Noi, che vogliamo celebrare la Vita, stiamo Uniti. Vi voglio bene“, ha scritto la conduttrice.

Con una foto così intima e toccante, ripensando a quando era in dolce attesa di sua figlia, la conduttrice ha voluto celebrare il potere della vita che sconfigge la morte e la distruzione. In questo periodo, infatti, la guerra scatenata da Putin contro l’Ucraina fa riflettere su quanto sia angosciante e distruttiva una cosa come la guerra, che porta con sé solo morte e dolore.

I commenti sotto al post di Filippa Lagerbäck, infatti, riflettono sul contrasto che la conduttrice ha voluto offrire, con una foto relativa alla nascita della sua bambina. La vita come un qualcosa da proteggere e acclamare con tutto quello che abbiamo, a discapito di tutto quello che può succedere.

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