A distanza di sei giorni dall’arresto, Filippo Turetta ha fatto rientro in Italia nella mattinata di sabato 25 novembre 2023. Il ragazzo è arrivato alle 11.30 a Venezia a bordo di un Falcon 900 dell’Aeronautica Militare, lo stesso che sette anni fa riportò nel nostro Paese il fuciliere di Marina Salvatore Girone. Il 22enne era partito dall’aeroporto di Francoforte alle 10.45. È accusato dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, ritrovata senza vita nei pressi del Lago di Barcis, in Friuli Venezia Giulia, una settimana fa.

Lo studente è stato consegnato nella città tedesca dalle autorità alle forze di polizia italiane ammanettato alle mani e ai piedi, come è prassi in Germania per motivi di sicurezza per i detenuti che potrebbero fare gesti inconsulti e ritenuti pericolosi.

Filippo Turetta, che sarà sottoposto a interrogatorio tra qualche giorno, dove dovrà chiarire ancora alcuni punti oscuri sulla dinamica dei fatti. Il giovane era in tuta e scarpe da ginnastica, giubbotto blu e barba incolta. Chi ha avuto modo di vederlo lo descrive come dimesso, silenzioso e con sguardo quasi rassegnato.

Sulla base di quanto previsto, il giovane sarà poi portato negli uffici della polizia di frontiera, per la notifica dell’ordinanza cautelare, per poi essere scortato dai carabinieri al carcere di Verona. A differenza di quanto si era ipotizzato in un primo momento, il ragazzo starà in una cella doppia per evitare gesti autolesionistici ritenuti possibili per chi si trova nella sua situazione. Per circa tre-quattro giorni dovrebbe restare in infermeria, per poi trasferirsi nel reparto protetti.

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