Floriana Secondi a Belve: “Portai mio figlio dall’esorcista”

Sul celebre sgabello di Belve, Floriana Secondi si racconta senza filtri. Con la consueta energia travolgente, l’ex vincitrice del Grande Fratello ha alternato battute spiazzanti e momenti di commozione, dando vita a un’intervista che è un saliscendi emotivo continuo.

Il tono si fa subito giocoso quando si parla di Roma, città che Floriana ha nel cuore. Interrogata sui Sette Colli, risponde con un sorriso: “Allora, mi devo concentrare… Colle Oppio, dove avevo un locale”. E quando la conduttrice Francesca Fagnani le fa notare l’errore, lei taglia corto con autoironia: “Voglio dire quello che dico io”.

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Si è conclusa ieri l'edizione 2024 del reality di Canale 5. A trionfare la cantante, in un podio tutto al femminile.

Ma è nel momento in cui si parla del figlio Domiziano che l’intervista prende una piega surreale. Alla domanda sul rapporto con lui, Floriana risponde con affetto e un pizzico di comicità:

Lui tante volte si vergogna di me, siamo diversissimi, siamo opposti”, aggiungendo: “È troppo serio, è nato vecchio!

E in un aneddoto che sembra uscito da un film grottesco, rivela:

A tre anni mi disse: l’erba sono i capelli del mondo. Avevo paura.

Da lì, la decisione che lascia interdetti:

Sì. L’ho portato da un prete esorcista perché faceva troppe domande.

Ma dietro il sorriso e la parlantina rapida si nasconde una storia personale segnata da dolore e resilienza. Floriana racconta il suo passato in collegio, dove ha vissuto per 14 anni dopo la separazione dei genitori.

Quando era dentro mi colpevolizzavo. Pensavo che non mi volevano,

confessa, parlando del momento in cui ha compreso davvero le difficoltà della madre. E poi:

Mi sentivo sola, ma fin da piccola ho avuto una grande forza d’animo. Quando sentivo gli altri bimbi piangere li consolavo, mi veniva forza per loro e soffrivo di meno io.

Floriana Secondi si è mostrata, ancora una volta, per ciò che è: un concentrato di istinto, fragilità e ironia. Un mix che a Belve trova sempre la sua giusta scena.