Durante la Belle Époque, la brillante attrice e cantante italiana Francesca Chiodi, nota con lo pseudonimo di Paolina Giorgi, morì a Genova a soli 27 anni, il 13 gennaio 1911, vittima di femminicidio per mano di un uomo di 26 anni che la uccise con tre colpi di pistola al cuore, prima di togliersi la vita.

Francesca aveva avuto una carriera fulminea. In pochi anni passò dalla semplice professione di lavandaia e stiratrice alle esibizioni sui più importanti palchi d’Italia. Il suo fascino era noto a tutti; molti uomini persero la testa per lei, tra cui lo stesso Gabriele d’Annunzio. Tra questi uomini c’era anche Fermin Carrera, studente di 26 anni di Buenos Aires che si infatuò perdutamente dell’attrice. Il Secolo XIX riportò all’epoca cosa successe esattamente negli ultimi, concitati attimi di vita di Francesca. E leggere l’estratto fa venire i brividi:

“Ad un tratto, con rapidità fulminea, il giovane estraeva di tasca una rivoltella e ne esplodeva tre colpi contro la compagna. Subito la disgraziata stramazzò al suolo supina. Il sangue le usciva a fiotti da due ferite al collo e andava a raggrumarsi in lago attorno al corpo. L’assassino, colla faccia stravolta dalla follia, le lanciava un ultimo sguardo poi si allontanava di qualche passo come inorridito e si esplodeva un colpo di rivoltella al torace sinistro stramazzando a terra a sua volta”.

Ad oltre un secolo dalla sua scomparsa, la memoria di Francesca non è mai stata ampiamente celebrata, pur essendo stata senza dubbio un importante simbolo di emancipazione femminile. Tuttavia, molti racconti e poesie le sono stati dedicati. E oggi si sta pensando di intitolare la Piazza del Teatro dell’Aquila proprio a lei.

Negli anni ’80, la figura di Paolina Giorgi tornò alla ribalta grazie a Corrado Augias, autore di una trilogia di romanzi noir: Quel treno da Vienna, Il fazzoletto azzurro e L’ultima primavera. Questi romanzi successivamente furono adattati in film per la televisione e trasmessi su Rai 2 nel 1989. La protagonista femminile di queste opere è proprio Paolina Giorgi. Alla vigilia del 141° anniversario si è tenuto un concerto sulla sua tomba presso il Cimitero Monumentale dell’Aquila, che ha commemorato la sua vita e la sua arte interrotte prematuramente.

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