Francesca Vacca Agusta, la storia della contessa che cercava l'amore

La vita della nobildonna, nata a Genova il 29 ottobre 1942. Relazioni difficili e lusso estremo e la misteriosa morte: scomparsa da Portofino l'8 gennaio 2001, il suo cadavere fu rinvenuto a Cap Bennat, in Francia, trenta giorni dopo la sua sparizione.

Era l’8 gennaio del 2001 quando, da Portofino, spariva misteriosamente la contessa Francesca Vacca Agusta. La sua storia è rimasta al centro delle cronache italiane – ma anche di quelle internazionali – per molto tempo. E nonostante la sua morte sia stata archiviata come ‘accidentale‘, c’è ancora chi, a quel verdetto, fatica a credere.

Nata a Genova il 29 ottobre del 1942, Francesca Vacca Graffagni conobbe quello che sarebbe poi diventato suo marito nei primi Anni ’70. Nel 1974 convolò a nozze con lui, il conte Corrado Agusta, industriale e costruttore di elicotteri, nonché titolare della omonima azienda. Fu da lui che ‘ereditò’ il titolo nobiliare. Non fu un matrimonio facile il loro, i primi dissapori iniziarono presto e già nel 1984 i due ottennero la separazione legale. Dopo la separazione la contessa ebbe molte relazioni diverse, intense, brevi, “ha sempre cercato l’anima gemella”. Alla morte del conte, Francesca ereditò gran parte del suo patrimonio, compresa Villa Altachiara, una residenza situata a Portofino, in Liguria.

Fu lì che la contessa si trovava l’ultima volta che fu vista viva, l’8 gennaio del 2001. Con lei c’erano il messicano Tirzo Chazaro – con cui all’epoca la donna aveva una relazione – e Susanna Torretta, che gli articoli di quel periodo descrivevano come la “dama di compagnia” della ormai 58enne contessa. Francesca fu vista per l’ultima volta mentre, intorno alle 19, in pantofole e accappatoio si allontanava dalla villa e si dirigeva verso la scogliera. Il suo corpo venne ritrovato il 22 gennaio sulle spiagge della Costa Azzurra trasportato dalle correnti marine.

Diverse furono le indagini svolte sulla morte della donna. Le piste sondate furono principalmente quelle del suicidio, dell’omicidio e dell’incidente. Fu quest’ultima a prevalere. La sua vita, fatta di lusso estremo e amori passionali, fu passata al setaccio. Tanti erano i personaggi con cui la donna aveva avuto a che fare: l’ex compagno Maurizio Raggio ad esempio, o la moglie di quest’ultimo Rocio Zaldivar, che nel 2001 dichiarò che la contessa prima di morire aveva nascosto un tesoro di diamanti, pelle, zaffiri e smeraldi, mai ritrovati per un valore di sette milioni di euro.

Ma, come dichiarò nel 2011 il procuratore capo di Chiavari, Franco Cozzi, “le indagini non si fanno in base alle interviste rilasciate ai giornali“. Il caso della contessa Vacca Agusta è passato alla storia come la prima vicenda di cronaca nera arrivata sulle scene dei talk show dove i molti protagonisti (e non), hanno alimentato la ricerca di un colpevole anche quando il caso era stato chiuso in procura.

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