Il futuro: lavoreremo fino a 100 anni, ma spariranno i lavori di oggi. Ecco come prepararsi

I futuristi (che non sono indovini, ma esperti di lavoro, società ed economia) dipingono uno scenario inquietante: lavoreremo fino a 100 anni e non andremo in pensione. Non basta: la tecnologia ridurrà drasticamente i mestieri disponibili. Ecco 6 modi in cui il mondo lavorativo potrebbe cambiare (e i consigli degli esperti per uscirne vincenti)

Chi sono i futuristi? A dispetto del nome, non sono indovini e non leggono la sfera di cristallo. Tutt’altro: sono esperti di economia, società e finanza. Il loro mestiere è intuire come si evolverà la società nei prossimi decenni. E le previsioni sono inquietanti: niente pensione e cali impressionanti del lavoro.

Sono scenari così lontani da far pensare più a un film di fantascienza che al nostro mondo fra trent’anni. Queste previsioni non hanno nulla da invidiare a Matrix! Ma ci sono anche delle sorprese: i valori dei nostri nonni torneranno alla ribalta. Niente paura, quindi: gli esperti non ci spiegano solo come (secondo loro) andranno le cose, ma anche come adattarci.

Ecco i 6 grandi cambiamenti che dovremo aspettarci, secondo i futuristi, nel mondo del lavoro.

1. Vivremo fino a 120 anni (ma non andremo in pensione)

Fonte: web
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Davvero vivremo così a lungo? Secondo almeno una sessantina di futuristi, tra cui Rohit Talwar, sì.

In Inghilterra l’aspettativa media di vita supera gli 80 anni e cresce costantemente. Di questo passo, un ragazzino che oggi ha 11 anni vivrà almeno fino a 120 anni. Ed è una stima prudente.

Cosa possiamo capire da questo dato? Che gli Stati non potranno permettersi di pagarci le pensioni fino a 120 anni. Ergo, dovremo arrangiarci. Lavorando fino a 100 anni. Suona familiare?

2. I lavori? Uno, nessuno e centomila

Lavoreremo fino a 100 anni ma spariranno i mestieri
Fonte: Web

Con questo abbiamo ancora più familiarità. Vi dicono niente frasi come “il posto fisso non esiste più”? O come “faccio due/tre/quattro lavori”? Ecco, Rohit Talwar (sempre lui, in un’intervista per Linkiesta) va oltre e ci dice che un giorno, nell’arco della vita, svolgeremo 40 mestieri diversi. Il lavoro full-time diventerà un miraggio: quasi tutti ci guadagneremo da vivere con diversi part-time, anche molto differenti fra loro. Un esempio?

Unire assistenza agli anziani, insegnamento, accompagnare qualcuno in macchina, ospitare persone con Airbnb, fare consegne per Amazon.

E sarà comunque difficile, perché molti di noi non lavoreranno affatto. Come mai?

3. Intelligenza artificiale: i robot ci ruberanno il lavoro?

Lavoreremo fino a 100 anni ma spariranno i mestieri. Ecco come prepararsi
Fonte: Web

Ecco, magari non saranno umanoidi uguali a noi come nel film di Spielberg. (Anche se non è uno scenario così  improbabile…) Parliamo di algoritmi, quelle “intelligenze artificiali” che permettono – facciamo un esempio – a Facebook di far comparire sulla nostra bacheca un post invece di un altro, sulla base delle persone a cui mettiamo più like.

Ce lo spiega in modo chiarissimo l’esperto Marco Montemagno nel video qui sotto: saremo noi, per comodità, i primi ad affidarci agli algoritmi. E questo farà sparire molti mestieri (dal 30 all’80%!), semplicemente perché i cervelli elettronici li faranno meglio di noi.

4. I lavori in via d’estinzione

Lavoreremo fino a 100 anni, ma spariranno i mestieri
Fonte: Web

Più a rischio del panda e della tigre delle nevi, ecco i lavori che spariranno. Pensateci: cos’è che un robot saprebbe fare meglio di noi? Innanzitutto le cose pratiche, come le faccende domestiche. I calcoli, ovviamente, perché chi mai potrebbe svolgerli meglio di un cervello elettronico? Probabilmente anche i mestieri che richiedono un buon uso della memoria. E, infine, tutta la sfera della medicina sarà sempre più automatizzata.

In definitiva, le figure più a rischio sono medici, infermieriavvocati e contabili. Secondo Montemagno saranno in tantissimi a non lavorare: la cosiddetta the useless class, la classe degli inutilizzati, senza un lavoro e senza un posto nella società. (Questa non è una previsione molto confortante…)

5. La scuola del futuro

Lavoreremo fino a 100 anni ma spariranno i mestieri
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La buona notizia? A guadagnarci potrebbe essere l’educazione dei bambini. La scuola così com’è oggi, infatti, non basterebbe più a preparare le nuove generazioni agli scenari che le aspettano. Sarà necessario insegnare nuove materie oltre alle lingue e alla matematica: meditazioneproblem solvinggestione dello stress. Ci riprenderemo dei ritmi più umani, simili a quelli dei nostri nonni. Che

avevano capito i valori fondamentali della vita, come il potere della collaborazione e della comunicazione. L’era tecnologica li ha dimenticati. Ma ora l’unico modo per gestire questa trasformazione è tornare ad avere un rapporto con noi stessi. Dobbiamo focalizzarci su cosa desideriamo davvero, e imparare di nuovo a usare intuizione e immaginazione. – Rohit Talwar

In una parola: ciò che dovranno fare le scuole con i bambini è insegnar loro a vivere. E a imparare dal passato.

6. Insomma: che lavoro faremo “da grandi”?

Lavoreremo fino a 100 anni ma spariranno i mestieri
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Tutti i futuristi sembrano d’accordo su questo punto: il futuro è degli artisti, degli psicologi, delle guide spirituali. Di tutte quelle professioni che nessun computer potrà mai svolgere al posto nostro. C’è stato un tempo (in parte è così ancora oggi) in cui svolgere questi lavori era considerato un lusso, o comunque qualcosa che difficilmente ci avrebbe dato da mangiare. A quanto pare, il futuro non è d’accordo.

Quindi?

Di certo non c’è una ricetta magica per prepararci ai futuri scenari (che, comunque, nessuno può prevedere con sicurezza). Ma i futuristi ci danno un ottimo consiglio: puntare tutto sulla nostra unicità, su ciò che ci rende diversi l’uno dall’altro. Ricordiamocelo: per essere insostituibili bisogna essere diversi. E se ciò non bastasse a darvi più fiducia nel futuro… ecco 17 foto di bambini che vi faranno tornare la fiducia nell’umanità.

 

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