Parliamo del ciclo mestruale di Dakota Johnson. Anzi, ne ha parlato lei
Dakota Johnson parla a ruota libera delle mestruazioni, e ha da poco concretizzato il suo impegno per parlare di violenza sulle donne.
Dakota Johnson parla a ruota libera delle mestruazioni, e ha da poco concretizzato il suo impegno per parlare di violenza sulle donne.
Si discute di mestruazioni, gioia e dolore (e che dolore!) di ogni donna in periodo fertile. Perché sì, avere il ciclo è manifestazione di un corpo che funziona, che è in perfetta salute e in grado di generare la vita, ma è anche una incredibile rottura di scatole. Sbalzi ormonali, crampi addominali da piegarci in due, ore passate con la borsa dell’acqua calda sulla pancia e qualche antidolorifico in corpo, nell’attesa di un miracolo – o anche solamente che i farmaci facciano il loro effetto. Insomma, non è certo tutto rose e fiori. Però fa parte della nostra quotidianità e dobbiamo affrontarlo con serenità.
Eppure, parlare di ciclo mestruale è ancora molto difficile. I tabù che circondano questo argomento sembrano essere incredibilmente ostici da abbattere, tanto che ci siamo inventati decine di nomignoli pur di non utilizzare il termine corretto: mestruazioni. Ci si prova in ogni modo, tanto che anche su Whatsapp è arrivata l’emoticon che simboleggia il ciclo, una simpatica goccia di sangue, e per fortuna c’è chi dà voce ai disagi femminili che ogni mese ci affliggono. Come Dakota Johnson, la celebre attrice americana divenuta una star per aver interpretato Anastasia Steele nella saga di 50 sfumature.
La Johnson, in un’intervista rilasciata a InStyle, ha affrontato alcuni temi riguardanti la bellezza e la salute della donna. Parlando di mestruazioni, in particolare, ha rivelato di esserne particolarmente disturbata.
Se devo essere onesta, gli sbalzi ormonali durante il mio ciclo mestruale mi stanno rovinando la vita, ogni mese. È incredibile. È davvero assurdo. Non riesco a capacitarmene. Ogni volta, rimango completamente scandalizzata da quello che succede al mio corpo e al mio cervello. Il mio seno diventa otto volte più grande rispetto alla sua taglia normale. È una cosa traumatica, e succede ogni mese. Proprio non riesco ad abituarmici.
Con grande serenità, senza mostrarsi imbarazzata dall’argomento, Dakota Johnson ha così discusso di uno dei suoi problemi più intimi. E non solo: l’attrice ha anche toccato un altro tema molto delicato, quello riguardante i metodi anticoncezionali.
È difficile capire quale sia il tipo di anticoncezionale che faccia al caso tuo, e se possa creare dei problemi di salute. È un tema di cui sto parlando con l’associazione Global Citizen: l’educazione sessuale e riproduttiva. Cosa significa avere il corpo di una donna, e come lo si deve rispettare? Come evitare di imbottirsi di sostanze chimiche per sentirsi meglio? Vorrei davvero capire cosa succede al mio corpo e quali medicine ci metto dentro, e riuscire a gestire le cose in maniera migliore.
Dakota Johnson è stata molto onesta nel raccontare i suoi problemi legati al ciclo mestruale e alla contraccezione. D’altronde, l’attrice ha sempre prestato molta attenzione nei confronti dei disagi delle donne.
Tanto che, dopo aver condiviso nel 2018 il suo numero di telefono e la sua mail (o meglio, due recapiti che facevano riferimento a lei), invitando le vittime di molestie a farsi avanti e a raccontare le loro storie, oggi l’attrice ha lanciato un podcast, The Left Ear, che raccoglie proprio le testimonianze arrivate a questa linea.
Il primo episodio è già disponibile sul sito, mentre gli altri lo saranno ogni lunedì, a partire dal 7 ottobre. Dakota aveva annunciato questa importante novità sul suo profilo Instagram.
Visualizza questo post su InstagramUn post condiviso da Dakota Johnson (@dakotajohnson) in data:
Un anno fa – si legge nel post – ho chiesto alle donne e alle ragazze di ogni parte del mondo di chiamarmi e di lasciarmi un messaggio vocale per raccontarmi le storie di violenza sessuale, aggressione e disuguaglianza di genere di cui sono state vittime. Non volevo diventare la loro portavoce, ma ascoltarle. Tutto questo è diventato The Left Ear. Un podcast dove troverete i messaggi vocali che ho ascoltato io.
Sfogliate la gallery per scoprire altre cose su Dakota Johnson.
Nel 2018 Dakota ha interpretato il remake di Luca Guadagnino del film cult di Dario Argento. E ne ha parlato così:
Sono molto orgogliosa delle donne di questo film, dell’immagine delle donne che ne esce [con lei nel film c’è, fra le altre, Tilda Swinton, ndr.]. E farlo è stato favoloso, temevo che ci sarebbe stata invidia, qualche stranezza, ma tutte erano comprensive e solidali. Quando le donne si liberano di questa idea datata che devono per forza entrare in competizione, tutto è possibile.
C’è una foto che mia madre mi ha dato di recente scattata sul set di Lezioni di anatomia. Mia madre era la protagonista del film, mia nonna [Tippi Hedren, musa di Hitchcock, ndr.] in visita si era accomodata sulla sua sedia e io nella foto sono in braccio a lei. Indosso dei jeans di pelle e un collo di pelliccia. Sfrontata, come se fosse già il mio show. Probabilmente avevo 4 anni… […]
Amo i film, amo la gente che li fa, adoro la loro passione, i loro cervelli incredibili. Adoro stare sul set, la cura dei dettagli del lavoro che si fa sul set. E amo vedere i film sul grande schermo. Andrei di più al cinema se avessi tempo. Adoro vedere i film con la gente intorno.
Dopo la trilogia di 50 sfumature che l’ha resa famosa, Dakota ha dichiarato di aver imparato la fiducia in se stessa
Da mia madre: mi ha insegnato che tutte le donne sono belle e che bisogna essere fiere del proprio corpo. Quindi non c’è nulla di male a mostrarlo.
Dakota Johnson è nata a Austin, nel Texas, il 4 ottobre 1989. È un’attrice molto amata dal pubblico, che ha esordito piccolissima sul grande schermo e che negli anni ha saputo dimostrare il suo talento.
D’altronde, buon sangue non mente: Dakota è figlia di Melanie Griffith e Don Johnson, entrambi grandissimi attori americani. È però cresciuta con Antonio Banderas, a lungo marito di sua madre.
Il successo, per Dakota, è arrivato con 50 sfumature di grigio. Il primo capitolo della trilogia di E.L. James l’ha vista nei panni della protagonista Anastasia Steele, al fianco del collega Jamie Dornan che ha interpretato il miliardario Christian Grey.
È proprio grazie a 50 sfumature di grigio che Dakota vince, nel 2015, i People’s Choice Awards come miglior attrice drammatica. Per non parlare delle altre nomination ricevute, come quella agli MTV Movie Awards e ai BAFTA 2016.
Nel 2016 la carriera di Dakota Johnson ha avuto un’impennata: l’abbiamo vista in numerosi altri film di grande successo, tra cui il remake di Suspiria, ad opera di Luca Guadagnino.
Al termine delle riprese di Suspiria, l’attrice è stata costretta a iniziare un percorso psicoterapeutico. Troppo stress, accumulato con la trilogia di 50 sfumature, e un ambiente difficile da gestire per il remake del film horror. Ecco cosa ha rivelato in un’intervista a Elle:
Girare questo film mi ha incasinata così tanto che sono dovuta andare in terapia. Stavamo in un albergo abbandonato, in cima a una montagna. Sul tetto, c’erano trenta ripetitori per telefono e l’edificio era pervaso dall’elettricità. Ci si dava la scossa a vicenda non appena capitava di sfiorarsi, faceva un freddo cane e il clima era secco.
Dakota Johnson è da sempre molto attiva nel sociale. Segue da vicino Global Citizen, tramite il quale denuncia le condizioni di violenza e di sofferenza di migliaia di donne in tutto il mondo. E per dare una mano a chi ne ha bisogno, ha deciso di metterci la faccia.
Nel corso dell’ultima conferenza di Global Citizen, l’attrice ha preso la parola e ha condiviso il suo numero di cellulare con il pubblico, invitando tutte le donne che ne hanno voglia a raccontarle le loro storie. Il numero di Dakota Johnson è anche l’unico post che la donna abbia mai pubblicato sul suo profilo Instagram:
Donne e ragazze in ogni angolo del mondo affrontano violenze estreme e molestie sessuali quotidianamente. Più di 800 donne e adolescenti muoiono ogni giorno perché non hanno accesso a metodi contraccettivi e a servizi di maternità di base. Non voglio parlare per voi. Voglio ascoltarvi. Questo è il mio numero di telefono. Raccontatemi le vostre storie con un messaggio vocale, vi ascolterò. C’è un grande potere nei numeri. Insieme con Global Citizen raccoglieremo le vostre storie e faremo in modo che la vostra voce venga sentita.
A proposito, l’account Instagram ufficiale di Dakota conta solamente due foto. È evidente che il suo rapporto con i social non sia dei migliori, lo ha rivelato lei stessa in un’intervista a Vanity Fair:
Mi hanno costretto ad aprirlo. Perché i fan cercavano mio fratello o mia sorella per parlare con me. Onestamente, mi sembra uno strumento utile per informare su attività umanitarie e poco altro. Ma non so esattamente che farmene e non so nemmeno se mi piace. L’unica cosa tecnologica che mi piace usare è FaceTime.
Quando ero un’adolescente leggevo sulle riviste che tante ragazze si lamentavano sul fatto di non somigliare ai modelli di bellezza imposti dalla società. Neanche io ero come quei modelli, ma per me non era un problema. Le ragazze di oggi dovrebbero capire che bisogna essere se stessi e non imitare il proprio idolo. Su Instagram tutti possono condividere ciò che vogliono, senza filtri, senza freni. Lo rispetto ma non è quello il modo giusto di mettersi in mostra.
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