"Elisa ci ha lasciati": addio alla bimba che lottava contro una leucemia rarissima
Addio a Elisa Pardini. La bambina, affetta da una rarissima forma di leucemia, che per 3 anni ha lottato contro la malattia, non ce l'ha fatta.
Addio a Elisa Pardini. La bambina, affetta da una rarissima forma di leucemia, che per 3 anni ha lottato contro la malattia, non ce l'ha fatta.
La notizia che nessuno voleva leggere purtroppo è comparsa sulla pagina Facebook di papà Fabio il 9 aprile 2020: Elisa Pardini, la bimba di Pordenone affetta da leucemia mielomonocitica infantile, una rarissima forma di leucemia infantile, se n’è andata.
Lo ha annunciato proprio il papà, sulla pagina Facebook da cui, in questi tre anni, ha sempre tenuto informate sulle condizioni della piccola i tanti che avevano conosciuto e si erano appassionati alla sua drammatica storia.
Sono parole terribili, che non avremmo davvero mai voluto leggere; tutti noi avevamo imparato a conoscere Elisa dal 2017, quando Fabio Pardini aveva parlato, molto apertamente, della malattia della sua bambina, nata nel 2014: una forma rarissima di leucemia, come detto, che aveva richiesto con urgenza un trapianto di midollo.
Moltissimi avevano risposto all’appello, fino a quando, nel 2018, la speranza era tornata a riempire i cuori della famiglia Pardini e di quanti si erano affezionati a Elisa: un donatore, compatibile al 90%, poteva dare l’opportunità di una nuova vita alla bambina.
Avevamo tutti sperato di poter mettere la parola fine a questa terribile vicenda, soprattutto dopo che, nel giugno 2018, a distanza di nemmeno sei mesi dall’intervento di trapianto, la bambina aveva potuto lasciare la camera sterile dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma dove era ricoverata, per ritornare gradualmente alla normalità.
La doccia fredda è arrivata però il 17 agosto 2019, quando proprio papà Fabio aveva scritto un post drammatico, per mettere a conoscenza dell’aggravarsi delle condizioni della sua bambina.
A questo post ne era seguito un altro, in cui si confermava la necessità di un nuovo trapianto.
Sono parole che non avrei mai voluto scrivere… Ma mi sento in dovere per rispetto delle migliaia di persone che ci seguono e che costantemente ci scrivono e ci aiutano ormai da 2 anni di non poter piu’stare in silenzio… Dopo 2 anni di sofferenze, di speranze, illusioni, mille difficoltà e rare piccole gioie, quando sembrava illuminarsi la strada in fondo al tunnel, quando si riaccendeva un concreto barlume di speranza… Tutto finito… Tutto spazzato via… La BELVA BASTARDA e FOTTUTA è ritornata ( recidiva)… La tanto temuta leucemia è ritornata a riprendersi il corpicino minuto di soli 12 chili della piccola Elisa di 4 anni e mezzo…
Adesso, purtroppo, la notizia peggiore: Elisa non c’è più.
Elisa se n’è andata il 9 aprile. Non aveva ancora compiuto 6 anni.
Purtroppo, il 6 marzo 2019 Fabio, papà di Elisa, aveva condiviso sulla propria pagina una notizia terribile: la bambina aveva di nuovo bisogno di un trapianto di midollo. Le staminali del precedente non hanno attecchito.
Il 17 agosto 2018, a un anno esatto dall’appello per la ricerca del donatore, Fabio Pardini aveva lanciato un nuovo allarme sulle condizioni di salute della sua bambina.
Il donatore è un italiano che non vive in Italia e che ha voluto mantenere l’anonimato. Dopo cinque mesi di camera sterile passati nel Dipartimento di onco-ematologia pediatrica e medicina trasfusionale del Bambino Gesù di Roma, nel giugno 2018 la piccola Elisa è potuta gradualmente tornare alla normalità. Ma è stata solo un’illusione temporanea purtroppo…
Nel gennaio 2018 la pagina Salviamo Elisa ha dato la notizia che tutti aspettavano: quella di un donatore compatibile al 90%.
Finalmente Elisa ha il suo donatore. Non è un gemello genetico, come tutti speravamo, ma è un donatore compatibile circa al 90%. Attualmente la piccola si trova in una cameretta sterile e sta affrontando una chemio preparatoria che la porterà a breve verso il trapianto.
Papà Fabio aveva condiviso sul proprio account Facebook un post il 16 agosto 2017, rendendo pubblica la drammatica situazione della sua piccola Elisa, colpita da una rarissima forma di leucemia, la leucemia mielomonocitica infantile, un tumore che si sviluppa appunto dalle cellule mieloidi, con caratteristiche intermedie tra la leucemia mieloide acuta e quella mieloide cronica in termini di velocità di crescita.
Il tempo per Elisa e la sua famiglia stringeva: avevano solo due mesi di tempo circa per trovare un donatore di midollo osseo compatibile, con le possibilità ridotte a 1 su 100.000.
Moltissimi personaggi famosi hanno preso a cuore la storia di Elisa, condividendone l’appello: da Fiorello a La Pina, fino a Papa Francesco.
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