Il debutto come modella di Ella Emhoff, figlia del marito di Kamala Harris
Giovane, carina e stilosa, Emma Emhoff, figlia del marito di Kamala Harris, è la it girl che la Casa Bianca stava aspettando.
Giovane, carina e stilosa, Emma Emhoff, figlia del marito di Kamala Harris, è la it girl che la Casa Bianca stava aspettando.
Alla Casa Bianca non può mai mancare una it girl, e con la presidenza Biden gli USA hanno ritrovato la loro nella figlia di Doug Emhoff, marito della vicepresidente Kamala Harris.
Lei, Ella Emhoff, una cascata di ricci castani che nascondono due grandi occhi verdi schermati dietro occhialoni tondi alla Harry Potter, si è fatta notare durante la giornata dell’insediamento per il cappotto Miu Miu diventato subito tra i più cercati dalle fashioniste, ma anche per la personalità un po’ bohémien e scapigliata; sarà anche per questo, oltre che per le doti estetiche, che piace molto al mondo della moda, tanto che da poco la ventunenne ha fatto il suo debutto in passerella, sfilando per Proenza Schouler alla New York Fashion Week. Lo stesso brand, per intenderci, che ha fatto esordire come modella anche Meadow Walker, figlia dell’attore Paul, morto nel 2013
Non ci è voluto molto perché Ella venisse ingaggiata dalla prestigiosa agenzia statunitense IMG Models, la stessa che vanta, nel proprio carnet, anche top del calibro di Gisele Bündchen, Bella e Gigi Hadid.
Insomma, sembra proprio che Ella sia destinata a raccogliere il testimone di Chelsea Clinton, Jenna Bush, o delle sorelle Malia e Sasha Obama, diventando la ragazza da seguire tra quelle che hanno abitato la White House.
Sfogliate la gallery per conoscere qualcosa in più di lei.
Ho perso decisamente il sonno la notte precedente – ha rivelato Ella nel corso di una conversazione con gli stilisti di Proenza Schouler, Jack McCollough e Lazaro Hernandez, come riporta la Cnn – Voglio dire, sto per sfilare per la prima volta, mi trovo in un ambiente professionale per la prima volta.
Il famoso cappotto di Miu Miu con cui Ella si è presentata al giorno di insediamento di Joe Biden e di Kamala Harris, seconda moglie di suo padre Doug.
Per molto tempo, quando ero più giovane, ho voluto diventare una designer – ha detto Ella sempre alla Cnn – Poi l’ho presa un po’ più sul serio, ho iniziato a seguire corsi alla Central Saint Martins per due estati.
Oggi Ella infatti studia abbigliamento e tessuti alla Parsons School of Design di New York, ma ha creato anche qualcosa di personale: ad esempio, un paio di pantaloni a righe rosa lavorati a maglia è stato messo in vendita in una lotteria, i cui proventi saranno devoluti a due enti che assistono le donne transgender nere, For The Gworls e Okra Project.
La specializzazione di Ella è proprio il knitwear, ovvero la lavorazione a maglia, e a Garage ha spiegato perché:
Ero un po’ emo da bambina. Mi piacevano Kandi, i braccialetti da raver, i cartoni animati anni 80 tipo gli Orsetti del cuore. Guardavo tantissimo i Simpson da piccola, sono cresciuta con l’iconografia da cartoon e gli aspetti della pop culture
Ella ha però anche la passione dei tattoo, che si fa da sé, anche se dice di non volerne fare un lavoro.
Recentemente mi sono fatta due tatuaggi. Uno è una mucca su una torta di compleanno. Ho iniziato a tatuarmi molto, con cose classiche: ho fatto il nome del mio cane e ho fatto un fiorellino. Recentemente ho fatto il mio primo tatuaggio grande: un salmone con un fiore che pende dalla sua bocca. È super divertente. Non penso sia qualcosa che vorrei mai fare professionalmente, ma è divertente farlo solo a te stesso o farlo ad un amico. E se puoi farlo, provaci.
Ella è figlia di Doug Emhoff e della prima moglie, Kerstin Mackin, produttrice di Hollywood. Ha un fratello, Cole.
Mia mamma è sempre stata il poliziotto cattivo – ha raccontato al New York Times – Mi mettevo nei casini e Doug mi diceva ‘oh, vuoi un abbraccio?’, a dirmi che andava tutto bene. Mia mamma invece urlava ‘Vattene in camera tua!’.
[…] Oggi abbiamo 20 anni, possiamo prendere delle decisioni per noi. Hanno un’ottima comunicazione tra loro tre, sono come un’unità speciale, una squadra di genitori a tre. È stato bello crescere con così tante opinioni forti e diverse. Scherziamo sempre sul fatto che, quando portiamo gli amici a casa per la prima volta, vengono puntualmente interrogati. Se non hai un piano decennale dettagliato da presentare in Excel, non puoi sopravvivere alla cena!
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