Davide se n’è andato una mattina del marzo del 2018.

In una domenica non ancora primaverile, è arrivata la notizia che ha sconvolto l’Italia, non solo quella pallonara, appassionata di calcio, ma tutta quella di chi ama le persone buone, di cuore, quelle vere. Come era Davide Astori, il capitano della Fiorentina ucciso da una tachiaritmia nella stanza di un albergo di Udine, dove si trovava in ritiro con la squadra in attesa di scendere in campo.

Non ci sono molte parole per raccontare la tragedia di una vita che si spezza prima del tempo, di un legame che si rompe perché il destino decide di metterci lo zampino dividendo due anime destinate a stare insieme.

Non c’è molto da dire, ancor meno da spiegare; si potrebbe cercare un perché fino all’infinito senza trovarlo mai, perché la sola cosa vera è che non esiste una ragione per cui il cuore di un ragazzo di 31 anni debba fermarsi mentre dorme in attesa, l’indomani, di fare quella che è la sua passione da sempre, da quando è nato: scendere in campo per giocare a calcio.

Mentre si sono susseguite ipotesi e sono state condotte indagini, che porteranno a un processo, che vede al momento imputato con l’accusa di omicidio colposo il professor Giorgio Galanti, c’è chi, nel silenzio, nell’ombra, riservata e assolutamente dignitosa, non ha passato un solo giorno senza pensare a lui: la sua compagna, Francesca Fioretti, ex volto noto della televisione, con un passato al Grande Fratello e a Pechino Express, mamma di Vittoria, la bimba che oggi ha quattro anni e che, probabilmente, crescerà potendo ricordare il papà solo attraverso le fotografie e i video che lo riguardano.

Lei, dalla morte di Davide, ha parlato solo una volta, a distanza di sette mesi da quel maledetto 4 marzo, lei che sui social pubblicava spesso foto che la ritraevano assieme a quello che definiva “il suo sole”, “l’uomo della sua vita”, è tornata a parlare dopo mesi di silenzio, di dolore, di raccoglimento. Lo ha fatto con Walter Veltroni, in un’intervista per il Corriere, in cui ha parlato di come è andata avanti la sua vita, di quello che ha raccontato a Vittoria, la bambina nata il 17 febbraio del 2016, di come vive ogni giorno senza Davide.

Quando Davide se ne è andato – ha detto Francesca – era nel momento più pieno e felice della sua vita, e se il mio dolore deve essere il pegno da pagare per questo, lo potrò sopportare per sempre.

A Vittoria, la ragione che la spinge ad andare avanti, ha scelto coraggiosamente di raccontare la verità, nonostante la tenera età della piccola, o almeno di non rifiutarle la possibilità di ricordare il padre.

Io so che non devo vivere il mio dolore attraverso di lei, non devo apparire triste né disperata. La sua serenità dipende dalla mia. Davide, per quanto mi possa far soffrire, non deve diventare un tabù, qualcosa da nascondere, un vuoto da non pronunciare. Lei ha capito che lui non tornerà, ma lo abbiamo collocato in un luogo immaginario in cui è felice.

Francesca ha seguito Davide, dal 2013, anno in cui si sono conosciuti, in ogni sua avventura calcistica, dal Cagliari alla Roma, fino a Firenze, salvo poi prendere casa a Milano dopo la sua morte; ha raccontato della paura vissuta in gravidanza quando, in Perù, dissero loro che il bimbo che aspettavano non c’era più, prima di tornare in Italia per scoprire che invece c’era ancora. Da lì la decisione di chiamare la loro piccola Vittoria.

Davide a Francesca manca come l’aria, ma la showgirl sa che deve trovare la forza per andare avanti. Per lei, per lui, soprattutto per Vittoria. Che, dice

[…] è l’unica cosa più forte del mio dolore. Così deve essere. Devo riuscirci.

E sul suo amore, mai dimenticato né sopito, dice:

Di una cosa sola sono certa. Di avere reso felice Davide nel tempo che abbiamo vissuto insieme.

Nel febbraio 2021 Francesca ha pubblicato dal suo profilo Instagram un lungo messaggio in cui dichiara di voler presenziare al processo per Davide, che vede imputato con l’accusa di omicidio colposo il professor Giorgio Galanti, l’allora responsabile sanitario della Fiorentina, per “dimostrare simbolicamente, con forza e senza rancore, che è solo in quell’aula che la verità potrà essere accertata, accettata e condivisa”. Il post arriva in seguito alla divulgazione di alcune notizie riguardo alla morte del calciatore, sulle cui cause erano appunto in corso delle indagini, e che riportavano le conclusioni della perizia disposta dal gup Angelo Antonio Pezzutti, secondo la quale la morte di Astori non si sarebbe potuta evitare.

In gallery, abbiamo ripercorso le loro dediche, la loro sfortunata storia d’amore, e condiviso l’ultimo pensiero che Francesca ha dedicato al suo Davide su Instagram.

“L’unica cosa più forte del dolore”: le parole di Francesca per Davide Astori
Fonte: instagram @francesca_fioretti
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