È il 5 settembre 1938: il re Vittorio Emanuele II firma le prime leggi razziali che comportano l’inizio della persecuzione nei confronti degli ebrei. Tra i provvedimenti adottati dal regime fascista, spicca il regio decreto legge sui “Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista”. È sulla base di questa disposizione che migliaia di bambini ebrei vengono allontanati dalle scuole italiane, la prima di una lunga serie di proibizioni che sopprimono sempre più i diritti di coloro che, come unica colpa, hanno origini ebraiche.
Il film Figli del Destino, in onda mercoledì 23 gennaio 2019 in prima serata su Rai1, narra la storia di quattro bambini che – senza alcuna distinzione tra Nord e Sud – hanno subito l’orrore delle persecuzioni contro gli ebrei. La docufiction racconta il dramma dell’Olocausto mediante la voce di Liliana Segre (Milano), Tullio Foà (Napoli), Lia Levi (Roma) e Guido Cava (Pisa), i quattro “Figli del Destino” costretti a rinunciare alla scuola e a soffrire, impotenti, ingiustizie atroci.
Grazie alla loro testimonianza e al materiale di repertorio fornito dall’Istituto Luce – Cinecittà, dall’US Holocaust Memorial Museum di Washington, da Rai Teche e dal CDEC (Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea), riviviamo uno dei momenti più bui della storia. La voce narrante di Neri Marcorè introduce il racconto dei quattro protagonisti che, ormai anziani, si ritrovano davanti alle loro scuole, quelle dalle quali vennero cacciati brutalmente quando erano solo dei bambini innocenti.
Liliana, Tullio, Lia e Guido ce l’hanno fatta: tra grandissime sofferenze e privazioni, sono sopravvissuti alle leggi razziali, alle persecuzioni e alla deportazione, grazie anche all’aiuto di alcune persone che non hanno voltato la testa dall’altra parte, con grande sprezzo del pericolo. E oggi prestano la voce ai milioni di ebrei che hanno perso la vita in maniera atroce, sotto lo sguardo indifferente del nazismo e del fascismo.
Figli del Destino è una produzione Red Film, nata in collaborazione con Rai Fiction. Si tratta di un’opera diretta a quattro mani da Francesco Miccichè e Marco Spagnoli, che vede la partecipazione di Massimo Poggio, Massimiliano Gallo, Valentina Lodovini e Patrizio Rispo. La fedele ricostruzione delle scene ha coinvolto i quattro giovanissimi Chiara Bono, Giulia Roberto, Catello Alfonso Di Vuolo e Lorenzo Ciamei, che hanno prestato il volto rispettivamente a Liliana Segre, Lia Levi, Tullio Foà e Guido Cava.
Sfoglia la gallery per scoprire la drammatica storia dei “Figli del Destino”.
Liliana Segre da bambina
Liliana è nata a Milano il 10 settembre 1930, in una famiglia di origini ebraiche. A seguito della promulgazione delle leggi razziali del 1938, fu espulsa dalla scuola e suo padre cercò di nasconderla. Durante un tentativo di fuga in Svizzera, Liliana Segre e suo padre Alessandro vennero catturati e tradotti in carcere. Il 30 gennaio 1940, entrambi vennero deportati ad Auschwitz. Il padre trovò la morte pochi giorni dopo, mentre Liliana venne sfruttata per diverse mansioni in fabbrica. Riuscì a sopravvivere fino al 1945, quando affrontò la lunga marcia della morte verso la Germania. Qualche mese dopo venne liberata dall’Armata Rossa.
Liliana Segre oggi
Liliana è una delle testimoni italiane degli orrori dell’Olocausto. Ha partecipato a diversi progetti per ricordare quanto avvenuto durante il periodo del Fascismo e della Seconda Guerra Mondiale. Nel 2018, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’ha nominata senatrice a vita “per avere illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale”.
Chiara Bono (Liliana Segre)
Nel film “Figli del Destino”, la rievocazione della storia di Liliana Segre è portata in scena dalla giovane Chiara Bono. L’attrice non è un volto nuovo della tv italiana: è già stata protagonista, diversi anni fa, di una puntata di Don Matteo.
Tullio Foà da bambino
Classe 1933, quando vennero promulgate le prime leggi razziali Tullio non aveva ancora compiuto 6 anni. Eppure venne ammesso alla classe “speciale” della scuola Vanvitelli di Napoli, composta da soli 10 bambini, tutti ebrei. Tullio era costretto ad entrare dal retro 15 minuti prima dell’arrivo dei ragazzi “normali”, con i quali non poteva avere il minimo contatto. Lui e sua madre riuscirono a sopravvivere alle persecuzioni razziali grazie all’aiuto di un commissario di Polizia.
Tullio Foà oggi
Oggi Tullio Foà è uno degli esponenti della comunità ebraica di Napoli e uno dei pochi testimoni di quanto accaduto dalla fine degli anni ’30 alla metà degli anni ’40. Porta la sua testimonianza in giro per l’Italia, ricordando di come la sua famiglia sia stata divisa per colpa delle leggi razziali.
Alfonso Catello Di Vuolo (Tullio Foà)
Ad interpretare Tullio è il piccolo Alfonso Catello Di Vuolo, che riporta sugli schermi uno dei drammi più importanti del secolo scorso.
Lia Levi da bambina
Nata a Pisa il 9 novembre 1931, Lia è figlia di genitori ebraici di origini piemontesi. Dopo l’espulsione dalla scuola, la ragazzina si trasferì assieme alla sua famiglia a Roma. Lei e le sue sorelle riuscirono a evitare la deportazione rifugiandosi presso il collegio romano delle Suore di San Giuseppe di Chambéry.
Lia Levi oggi
La sua storia è stata raccontata nel libro “Una bambina e basta”, pubblicato nel 1994 e insignito del premio Elsa Morante. Oggi Lia Levi è una nota scrittrice di romanzi, nonché sceneggiatrice e giornalista.
Giulia Roberto (Lia Levi)
La drammatica storia di Lia Levi, perseguitata dalle leggi razziali e salvata da alcune suore che l’hanno protetta nel loro convento, è stata portata sullo schermo dalla giovane attrice Giulia Roberto.
Guido Cava da bambino
Anche Guido Cava, ragazzino pisano degli anni ’30, fu vittima dei provvedimenti contro gli ebrei. Nascosto in campagna, il bambino si prese una brutta polmonite e rischiò di morire. A salvargli la vita fu un medico fascista, che nonostante sapesse delle sue origini ebree lo curò ugualmente, rischiando egli stesso la morte.
Guido Cava oggi
Di quella terribile esperienza, Guido ricorda bene molti dettagli, come il giorno in cui suo padre lo avvertì che tutto stava cambiando:
“Nel settembre del 1938 avevo 8 anni e un giorno mio padre si presentò a casa e disse a me e mio fratello Enrico che dall’indomani non saremmo più potuti andare a scuola. Alle nostre domande non seppe rispondere. Non poteva spiegare una cosa inspiegabile e borbottò solo ‘perché non si può più'”
Lorenzo Ciamei (Guido Cava)
Nel film “Figli del Destino”, il piccolo Guido è interpretato dal giovanissimo Lorenzo Ciamei, che ha già recitato in “La prima pietra”.
Figli del Destino
La docufiction “Figli del Destino” ripercorre l’orrore della Shoah visto con gli occhi di quattro bambini, vittime incolpevoli di una delle più grandi tragedie dell’umanità.
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