Le molestie e il sessismo nello sport ormai, purtroppo, non sono più una novità; dopo il tremendo caso di Larry Nassar, accusato di violenze sessuali da oltre 150 atlete della nazionale USA, fra cui la campionessa Simone Biles, e le denunce della pattinatrice francese Sara Abitbol, adesso è la nuotatrice australiana Madeline Groves a decidere per il ritiro dalle prove olimpiche di Adelaide, alludendo a una condotta inappropriata da parte di una figura ancora non identificata all’interno della federazione.

Groves non ha specificato il tipo di comportamento che sarebbe stato rivolto nei suoi confronti, ma ha scritto un tweet piuttosto sibillino in cui parla di misoginia e pervertiti.

Che serva da lezione per tutti i pervertiti misogini nello sport e per i loro leccapiedi: non potete più sfruttare le giovani donne e ragazze, fare body shaming o gaslighting medico e poi aspettarvi che vi rappresentino per guadagnare. Tempo scaduto.

In un successivo post Instagram pubblicato, nel quale ha spiegato che la scelta del ritiro non dipenda dal singolo incidente ma da varie cause, fra cui la pandemia, sembra che il problema capitato a Madeline riguardi alcuni commenti sul suo peso e sull’aspetto fisico.

Se le mie parole saranno d’aiuto a qualsiasi ragazzina – si legge nel post – per non farsi sentire dire qualcosa a proposito della dieta o del loro peso, allora sarà valsa la pena non andare alle Olimpiadi.

Questa non è la prima volta che la due volte medaglia d’argento olimpica denuncia di aver subito un comportamento inappropriato. Nel novembre 2020, ha twittato di aver presentato una denuncia su un allenatore che l’ha messa a disagio quando l’ha fissata mentre era in costume da bagno, ed è stato successivamente promosso.

Kieran Perkins, il presidente di Swimming Australia, ha affermato che Groves è stata contattata per saperne di più su entrambe le situazioni di cui ha parlato, ma non ha ancora parlato con la federazione. Stando a quanto riportato da Abc, Swimming Australia ha comunque deciso di istituire un panel indipendente per indagare sulle questioni relative alle esperienze di donne e ragazze nello sport.

“Ovviamente leggendo alcune delle comunicazioni, alcuni dei tweet, penso che dobbiamo indagare su alcuni di questi problemi”, ha detto Alex Baumann, amministratore delegato di Swimming Australia. Come detto, la federazione dice di non essere ancora riuscita a mettersi in contatto con l’atleta, che a questo punto rinuncerà alle Olimpiadi di Tokyo, ma non ad altre gare. Sui social finora nessuna compagna di team di Madeline sembra essersi espressa sull’argomento.

"A tutti i pervertiti misogini": il messaggio della nuotatrice Madeline Groves
Fonte: instagram @mad_groves
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