È partita la corsa all’app Immuni. È infatti partita la sperimentazione in quattro regioni (Liguria, Abruzzo, Marche e Puglia), ma questo non significa che, se vivete in una regione diversa, non possiate prendere confidenza con questo strumento.
Ricordiamo che si tratta di qualcosa di fondamentale per questa fase di convivenza con il coronavirus: l’applicazione ci permette di sapere se siamo entrati in contatto con soggetti Covid-19 positivi.
Ma come si usa l’app Immuni? Niente paura, non è difficile. Al momento si può scaricare su tutti gli smartphone, tranne quelli di marca Huawey (ma presto sarà disponibile anche lì). Per gli utenti Android è necessario che il sistema operativo sia aggiornato alla versione 6, come spiega Repubblica: si accede a Google Play e si scarica l’app con un click. Per chi ha un iPhone il discorso è analogo: è necessario che il sistema operativo sia aggiornato almeno alla versione 13.5 di iOS, ci si collega all’App Store e si scarica l’applicazione con la propria impronta sul tasto home dello smartphone. In alternativa, la si può scaricare direttamente dal sito ufficiale.
Dopo che avete scaricato l’app Immuni, la aprite per impostare le vostre preferenze. Vi verranno chieste innanzi tutto la regione e la provincia di domicilio. Ma queste impostazioni possono essere cambiate in itinere. Facciamo un esempio: mettiamo il caso che io viva a Napoli e al momento mi trovi lì. Imposterò la regione Campania e la provincia Napoli. Se nei prossimi giorni mi dovrò spostare a Bari, andrò a modificare la regione in Puglia e la provincia in Bari (cosa che tra l’altro è stata richiesta caldamente dal presidente pugliese Michele Emiliano in caso di spostamenti verso la Puglia).
Per far sì che l’app Immuni funzioni correttamente, devo avere il bluetooth attivato (perché è così che l’applicazione agisce sullo scambio dei dati tra smartphone vicini) e inoltre dovrò consentire all’app di inviarmi le notifiche. Va da sé che le notifiche sono importanti, perché ci permettono di sapere in tempo reale se siamo venuti a contatto con una persona risultata Covid-19 positiva.
Sfogliamo insieme la gallery per esaminare nel dettaglio come funziona l’app Immuni.
Servizio attivo
Il servizio è attivo quando avete il bluetooth acceso e le notifiche consentite. La schermata home dell’app vi dà due menu: uno con le info su come proteggersi dal coronavirus e un’altra di istruzioni sul funzionamento dell’applicazione.
Le indicazioni
Le indicazioni sono sempre utili e ci ricordano cose con cui abbiamo imparato a prendere confidenza in questi mesi: rispetto delle normative vigenti, lavarsi frequentemente le mani, tossire nel fazzoletto o nella piega del gomito, rispetto del distanziamento sociale, uso della mascherina al chiuso, nei luoghi accessibili al pubblico.
Il codice
L’app genera un codice random, che viene cambiato più volte in un’ora. Non lede la nostra privacy ed è semplicemente un codice identificativo.
Lo scambio dei codici
Quando due smartphone dotati di app Immuni si incontrano, si scambiano i codici e l’applicazione tiene traccia del contatto avvenuto.
I codici di chi è positivo
Chi è risultato positivo al Covid-19 può scegliere di condividere sul server i propri codici, in modo da poter essere segnalato ai dispositivi con cui viene a contatto.
Il confronto
Sul server di Immuni c’è un continuo e capillare controllo e confronto dei codici, per tracciare eventuali contagi.
Le notifiche
Se avete incontrato un soggetto Covid-19 positivo, vi viene inviata una notifica, ma senza dirvi di chi si tratta. Se il soggetto positivo siete voi, la vostra privacy sarà comunque tutelata, ovviamente.
Caricamento dei dati
Questa schermata viene visualizzata quando e se volete caricare il vostro codice dopo un riscontro ricevuto via notifica. Abbiamo cancellato il codice del telefono utilizzato perché è ininfluente ai nostri fini informativi.
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