Era dalla mattina di lunedì 5 novembre, giorno del crollo di due palazzi a Marsiglia nel quartiere di Noailles, che non si avevano più notizie di Simona che abitava al terzo piano del numero 65 di rue d’Aubagne . La preoccupazione di amici e parenti cresceva, gli appelli su Facebook circolavano fino alla terribile conferma.
“Purtroppo la notizia è vera” dice Domenico, il padre di Simona Carpignano all’Ansa, in un brevissimo messaggio comunque carico di dolore, per confermare le voci che giravano sui social e in internet. Il corpo di Simona è stato ritrovato senza vita mercoledì 7 novembre dalle persone incaricate a scavare tra le macerie. A farlo sapere anche il gruppo Facebook Italiani a Marsiglia, in un post, oltre al procuratore Xavier Tarabeux.
E così, adesso, Simona non c’è più. La trentenne originaria della Puglia, nata e cresciuta a Taranto, si era trasferita in Francia per seguire la sua grande passione per le lingue e abitava a Marsiglia da circa 6 mesi. Aveva deciso di partire dopo la prima laurea conseguita in Italia, per specializzarsi e trovare lavoro. Così si era recata per qualche tempo a Parigi e dopo a Marsiglia, aveva brillantemente conseguito la seconda laurea e un master alla Aix-Marseille Université, per poi lavorare temporaneamente come interprete freelance.
I suoi sogni, però, non si limitavano a questo; il suo obiettivo era di migliorarsi ancora nelle lingue e trovare un nuovo lavoro, come confermato dai numerosi amici che si era fatta nella sua permanenza a Marsiglia. Perché Simona era una ragazza socievole e aperta, estremamente solare e dalle innumerevoli passioni, prima fra tutte la musica reggae. Alta, bionda e con i suoi lunghi dreadlocks non perdeva occasione per sorridere, tanto da essere soprannominata, appunto, Sorriso.
Era una ragazza geniale. Studiava da noi. Ricordo quando ha festeggiato la sua laurea.
Dice un amico, che lavora come cameriere nella zona vicina al crollo, come riportato da La Depeche. I palazzi, probabilmente crollati per via delle piogge intense, erano terribilemente pericolanti. Ora si attende giustizia per Simona e per le altre vittime, anche se nulla portà farle tornare indietro e risanare il dolore di parenti e amici.
Nella gallery in alto un piccolo scorcio sulla sua vita, attraverso alcune foto del suo profilo, dal quale traspare tutto l’amore che questa ragazza portava dentro di sé.
Foto profilo
L’ultima foto profilo di Simona, in cui naturalmente sorride. Gli amici la ricordano come una ragazza positiva e, in soli sei mesi, era riuscita a farsi numerosi amici a Marsiglia, compresi alcuni italiani che, come lei, si erano trasferiti.
Unità nella diversità
Poche immagini che, però, possono delineare la personalità di una persona. Quello che si vuole esprimere al mondo. Simona era una ragazza dalla mentalità aperta, che sapeva cogliere l’importanza della diversità e non si faceva spaventare da essa, come spesso succede.
Pray for the world
Un messaggio di speranza, una preghiera per tutte le cose negative che succedono nel mondo. L’interesse verso gli altri e verso le tematiche sociali che, in un qualche modo, è stato ripagato nell’interessamento e nella vicinanza che ora tutta l’Italia ha nei suoi confronti e in quelli della sua famiglia.
La musica reggae
Appassionata di musica, e soprattutto di reggae, come si può vedere da questa immagine e dai suoi lunghi capelli raccolti in dreadloks, tipici della cultura rastafariana collegata sia alla musica di questo tipo sia a principi di uguaglianza.
Amore, musica e felicità
Tre elementi strettamente collegati tra loro, sempre in un’immagine in evidenza che Simona aveva scelto per descriversi sui social. Nella descrizione, inoltre, si legge
Never Regret, Never Forget, The Gift From Above, Unconditional Love! O Maior é Deus Pequeno so eu!
Mai rimpiangere, mai dimenticare, il dono dall’alto, l’amore incondizionato. Dio è il più grande, io sono piccolo!
"Sorriso"
Simona nelle foto sorride sempre, con il viso rilassato e l’espressione serena. Non a caso l’avevano soprannomita “Sorriso” come si vede scritto tra parentesi nel suo profilo Facebook.
Non crescere è una truffa
Una scritta sul muro con uno stancil di Peter Pan e la scritta “Non crescere, è una truffa”, che probabilmente aveva attirato la sua attenzione, tanto da meritarsi un posto nelle foto in evidenza. E ora pare proprio che la truffa per Simona sia che il non poter più crescere.
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