5 cose da sapere su Lachlan Watson, l'attore né maschio né femmina di Sabrina

5 cose da sapere su Lachlan Watson, l'attore né maschio né femmina di Sabrina
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L’esordio de Le terrificanti avventure di Sabrina, la nuova serie tv targata Netflix, è stato un piacevole successo. Tra i tanti volti – noti e meno noti – spuntati dal cast della serie, spicca quello di Lachlan Watson, l’attore che ha interpretato Susie, la migliore amica di Sabrina. Il personaggio, che nella serie tv lotta per scoprire la sua identità di genere, porta sullo schermo la vera esperienza dell’attore che veste i suoi panni.

Lachlan è infatti un genderqueer, ovvero una persona che non si identifica né con il sesso maschile né con quello femminile. Un attore non-binario – questo l’aggettivo utilizzato per esprimere la volontà di non sentirsi incatenati al binarismo uomo/donna che da sempre caratterizza la nostra società. Lachlan Watson ha a lungo discusso con gli showrunner di Sabrina, una conversazione che l’attore stesso ha confessato essere basata sui suoi stessi pensieri riguardo il gender e la sua personale transizione.

In un’intervista rilasciata a SyFy Wire, Watson ha raccontato qualche dettaglio di Susie, qualcosa che emerge in maniera molto sottile dalla sua interpretazione. Ma ha anche svelato di aver ricevuto molto dal personaggio cui ha prestato il volto, e di essere stato felice di aver avuto questa possibilità:

“Susie non è mai stata Susie. È sempre un’altra persona nel corpo di Susie. E penso che questo sia molto bello e mi sono divertito molto nell’interpretarla. Susie ha un grande coraggio, che anche io vorrei avere. Sono cresciuto come un ragazzo timido e ansioso. Non ho mai dovuto davvero combattere. Susie è tutto il contrario”.

Il percorso di Lachlan è stato alquanto particolare: nata Riley Watson, si è presto identificata come un transessuale uomo, convinto che fosse l’unica opzione davvero praticabile. Non si sentiva donna, quindi è stato quasi immediato pensare di essere un maschio. Eppure, anche nel presentarsi come transessuale si sentiva a disagio con se stesso e con il suo corpo. La sua transizione è stata molto diversa da quelle di cui aveva sempre sentito parlare, ma lo ha portato a trovare finalmente la sua dimensione.

Oggi Lachlan si riferisce a se stesso al maschile e lascia che, per parlare di lui, si utilizzi il pronome “he”. E per parlare – anche – della sua storia ha avuto l’opportunità di interpretare Susie:

“È ancora vista come una ribellione, un’anarchia contro il sistema, essere qualcosa di diverso rispetto al binarismo uomo/donna. Tutto questo mi ha dato ancora più stimolo per fare quello che ho fatto”.

Per scoprire qualcosa di più su Lachlan Watson, sfoglia la nostra gallery.