Il 2021 è l’anno in cui ricorre il settimo secolo dalla nascita di Dante Alighieri. In tutta la nazione si stanno svolgendo iniziative interessanti, per il momento quasi tutte in streaming o virtuali a causa della pandemia di Covid-19. Tuttavia c’è anche chi ha pensato a qualche evento goloso. La Algida ha infatti lanciato un terzetto di nuovi Magnum a tiratura limitata, ispirati a quella che forse è la più celebre opera di Dante, la Divina Commedia. L’iniziativa prende il nome di Magnum x Dante.
I tre nuovi Magnum prendono infatti il nome di Inferno, Purgatorio e Paradiso, i tre luoghi ultraterreni in cui lo scrittore fiorentino, padre della lingua italiana, si reca nella Commedia per raccontare enciclopedicamente la propria realtà. La Commedia è appunto composta dalle tre omonime cantiche, che ora diventano tre gustosissimi “pinguini”, anche se definirli tali è probabilmente un po’ riduttivo.
Magnum – si legge sul sito ufficiale – la più alta espressione del piacere nel mondo del gelato, celebra Dante con un omaggio alla sua Divina Commedia, la più alta espressione d’arte della storia della letteratura italiana. A 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, arrivano tre limited edition dedicate alle tre cantiche Dantesche, per vivere un’esperienza coinvolgente e sorprendente. Un viaggio che inizia dal gusto intrigante dell’inferno, per poi assaporare la dimensione multi-sensoriale del purgatorio e raggiungere il suo apice con il piacere puro e delicato del paradiso.
È già in vendita Inferno, mentre per Purgatorio e Paradiso si dovrà attendere. Intanto, la promozione di Magnum ha pensato di ideare anche dei filtri scaricabili per Instagram, ispirati al concept dei tre gelati. Tra l’altro è disponibile sul sito il servizio delivery, per cui basta richiedere il Magnum che si desidera al proprio domicilio e attendere una mezz’ora per gustarlo.
Sfogliamo insieme la gallery per scoprire i Magnum x Dante e i riferimenti al cibo contenuti nella Commedia.
Inferno
Magnum Inferno è acquistabile nei mesi di marzo e aprile 2021.
Il nuovo viaggio nel piacere Magnum – si legge sul sito ufficiale – inizia con l’irresistibile tentazione dell’Inferno. L’intensità del cioccolato extra dark, la dolcezza del lampone e un’inaspettata nota salata. Un intrigante equilibrio creato per esaltare un’esperienza di gusto unica e attraente. Cedi alla tentazione, l’Inferno di Magnum ti aspetta.
Purgatorio
Magnum Purgatorio sarà in vendita a maggio e giugno 2021. Non conosciamo ancora il suo gusto, ma possiamo ipotizzare dall’illustrazione sul sito che conterrà molto caramello e cioccolato gold.
Paradiso
Anche Magnum Paradiso è ancora un mistero, un mistero che sarà svelato a luglio e agosto 2021. Anche qui possiamo ipotizzare qualcosa dal disegno: cioccolato ruby e panna?
Dante e il rapporto con il cibo
Non conosciamo molto del rapporto di Dante col cibo. Ciò che sappiamo ce lo dice Giovanni Boccaccio (lo stesso che aggiunse Divina nel titolo della Commedia dantesca, per distinguerla dal proprio Decameron, che invece era una “commedia umana”).
Nel cibo e nel poto fu modestissimo – scrive Boccaccio nel Trattatello in laude di Dante – sì in prenderlo all’ore ordinate e sì in non trapassare il segno della necessità, quel prendendo; né alcuna curiosità ebbe mai più in uno che in uno altro: li dilicati lodava, e il più si pasceva di grossi, oltre modo biasimando coloro, li quali gran parte del loro studio pongono e in avere le cose elette e quelle fare con somma diligenzia apparare; affermando questi cotali non mangiare per vivere, ma più tosto vivere per mangiare.
In foto una zuppa di legumi in una ricostruzione storica a una festa medievale.
Il pane
Nel XVII canto del Paradiso, a Dante viene fatta la cosiddetta profezia dell’esilio.
Tu proverai sì come sa di sale
lo pane altrui, e come è duro calle
lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale.
Si riferisce al fatto che Dante esiliato, si rifugiò a Verona da Cangrande della Scala. Il pane toscano (ma non solo, diciamo anche in alcune zone limitrofe) viene preparato infatti con una ricetta che prevede una quantità minore di sale rispetto al resto d’Italia. Per questo a Dante il pane di Verona, meta del suo esilio, apparve “salato”.
La "cucina" della Commedia
Nell’Inferno dantesco vige il contrappasso. Questo prevede che il dannato sia punito o con l’esagerazione del proprio vizio oppure con il contrario del proprio vizio. Molto spesso il contrappasso presente nell’Inferno prevede la cottura dei dannati, soprattutto mediante la bollitura. Ma ci sono personaggi intenti in attività similmente truculente che riguardano il mangiare.
I golosi
Dante destina ai Golosi un girone dell’Inferno, che sono costretti a giacere supini nel fango, mentre la grandine incessante li tortura e Cerbero ne lacera le carni. Troviamo i golosi nel canto VI, dove si parla in particolare di Ciacco, un personaggio la cui identità non è stata chiarita univocamente dalla critica. È molto probabile che il suo sia un soprannome, un epiteto che riguarda la sua gola, quasi da “maiale”.
Il conte Ugolino
Nel XXXIII canto dell’Inferno, si parla del Conte Ugolino della Gherardesca, che si trova tra i traditori della patria. Dante lo scopre a mordere il capo dell’arcivescovo Ruggieri degli Ubaldini, che Ugolino tradì, venendo rinchiuso con i propri cari nella Torre della Fame. Qui Ugolino morì appunto per inedia, così come i suoi parenti: a lungo abbiamo creduto però che Dante ci abbia raccontato che Ugolino si era perfino cibato delle carni dei figli e nipoti morti.
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