Succede che da anni il tema delle molestie sessuali non è più un tabù, e se ne parla finalmente molto più spesso. Le vittime di abusi non si sentono più in dovere di chinare la testa, ma di denunciare il proprio aggressore e guardare avanti al futuro, con una nuova consapevolezza. Ma succede anche che, nel 2019, alcune ragazze subiscano gravissimi atti di sessismo addirittura nella propria casa, ad opera di qualcuno che è stato pagato per compiere un lavoro.

Questa è la storia di Marta Zura-Puntaroni, conosciuta su instagram con lo pseudonimo Unasnob, social media manager nel campo della moda, blogger e autrice del libro Grande era onirica. La ragazza, nelle scorse ore, ha raccontato tramite le sue storie di Instagram quello che è accaduto a sua sorella, giovanissima, che si è da poco trasferita a Milano. Se tutto fosse confermato si tratterebbe du un racconto che ci fa venire i brividi, che ci dimostra come – ancora oggi – una ragazza non può sentirsi tranquilla neanche in casa propria, se non ha qualcuno al suo fianco.

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Laura, la sorella di Marta, ha preso in affitto un appartamento nel capoluogo lombardo e ha acquistato dei mobili da Ikea, decidendo di spendere un po’ di più per farsi aiutare nel montaggio dei suoi nuovi mobili, affidandosi al comodo servizio offerto da Ikea (a pagamento). Ed è stato proprio questo che ha permesso ad alcuni uomini di entrare in casa di Laura – neanche fosse un lasciapassare per comportarsi in certi modi davvero orribili.

Come prosegue la storia, a questo punto, possiamo (purtroppo) immaginarlo molto bene. Ma sono proprio le parole di Marta, sorella preoccupata che tutto ciò potesse rimanere confinato tra le mura domestiche, a raccontarla tutta, fino in fondo, appellandosi a Ikea e attendendo con ansia una risposta dalla società svedese.

E questa storia si aggiunge a tante altre, che ogni donna ha dovuto affrontare prima o poi: la difficoltà di trovarsi sole davanti a dei professionisti uomini. Chi non ha mai chiesto al fidanzato, al padre o al fratello di accompagnarle dal meccanico? Chi non si è mai sentita in difficoltà a far entrare un estraneo in casa propria quando si è sole? È ora di dire basta a tutto ciò.

Nel frattempo Ikea si è messa in contatto con la sorella di Marta e speriamo che si possa far luce e chiarire la vicenda.

Abbiamo raccolto nella nostra gallery il racconto di Marta e altre testimonianze simili alla sua.

Montatori Ikea (e non solo) molestatori: la denuncia di Marta e tante altre sui social
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