Il rap di Paolo Palumbo, malato di SLA, che ha incantato Sanremo
22 anni, malato di SLA, il rapper Paolo Palumbo ha incantato e commosso il pubblico di Sanremo con il suo brano autobiografico.
22 anni, malato di SLA, il rapper Paolo Palumbo ha incantato e commosso il pubblico di Sanremo con il suo brano autobiografico.
È stato senz’altro uno dei momenti più emozionanti della seconda serata del Festival di Sanremo, quello in cui Paolo Palumbo è arrivato sul palco, sulla sua speciale carrozzina, per cantare un brano autobriografico, Io sono Paolo.
Lui, giovanissimo rapper di Oristano, affetto da sclerosi laterale amiotrofica da quando di anni ne aveva solo 17, è da sempre stato un esempio di tenacia e forza di volontà, prima ancora che Amadeus lo scegliesse come ospite speciale del suo Festival, dopo che la giuria aveva scartato Io sono Paolo nella categoria Giovani.
Il suo profilo Instagram, infatti, molto seguito, è un fiorire di messaggi positivi, di speranza, di amore; sentimenti che non sempre sono facili da trovare quando hai 22 anni e una malattia neurodegenerativa, ma che invece Paolo ha sempre portato avanti e curato con dedizione e fiducia.
Lui, che ha una pagina Facebook chiamata Finalmente abili, a dimostrazione di quanto non abbia comunque permesso alla disabilità di condizionare il suo ottimismo, si è presentato su quel palco così importante con il suo abito migliore, per cantare il suo brano – grazie all’aiuto di un comunicatore vocale in grado di tramutare gli sguardi in parole -, accompagnato dal rapper Kumalibre e dal cantautore Andrea Cutri.
Il testo di Io sono Paolo recita
Nella vita di ognuno di noi c’è un sogno da realizzare
dicono però per avere ciò che vuoi devi lottare
non me la sento proprio di lasciarmi andare
perché se esiste una speranza ci voglio provare.[…] sono la montagna che va da Maometto
pur restando disteso nel letto
per volare mi bastano gli occhi
quelle volte che il mondo sta stretto.
Alla fine della sua esibizione, Paolo ha invitato tutti a ricordarsi di dire più spesso “ti voglio bene”; un vero invito all’amore universale, che spesso dimentichiamo.
Sfogliate la gallery per conoscere meglio questo coraggioso rapper.
Sul palco di Sanremo Paolo è arrivato come ospite, per cantare il suo brano autobiografico.
Sardo di Oristano, 22 anni, Paolo ha scoperto di essere affetto da sclerosi laterale amiotrofica a 17 anni.
La malattia gli ha impedito di diventarlo, ma ha sviluppato in lui la passione per la musica, e il sogno di andare a Sanremo.
Da sempre ottimista e positivo, Paolo scrive:
TWO YEARS AGO! DUE ANNI FA! Esattamente due anni di differenza tra le due foto, eppure foto molto simili. Stesso cappello, stessi occhiali e stessa t-shirt! Ho deciso di fare la stessa foto per dimostrare che il tempo passa ma non passa la voglia di vivere e combattere. Certo c’è una enorme differenza, due anni fa respiravo autonomamente mentre oggi respiro grazie al buco o meglio tracheostomia, due anni fa mangiavo autonomamente mentre oggi mi alimento artificialmente tramite una sonda nello stomaco.
Sono cambiate tante cose, nel mio corpo e nella mia vita, ma non è mai cambiato il mio amore per la vita, per i miei cari e per tutti voi che ogni giorno mi ricaricate con il vostro affetto… C’è chi sostiene che la SLA tolga tutto, si sbaglia! Chi ama la vita, chi ha fede, chi fa della propria vita un motivo di vita per gli altri, ma sopratutto chi anche in una malattia trova ogni giorno un motivo per sorridere e combattere;, niente e nessuno potrà togliere tutto ciò. VIVA LA VITA, IN TUTTE LE SUE SFACCETTATURE!
Visualizza questo post su InstagramUn post condiviso da Paolo Palumbo (@paolopalumbofinalmenteabili) in data:
Quando l’ex presidente USA Barack Obama, incontrato nel 2017 a Milano, gli ha offerto di andare a curarsi negli Stati Uniti, Paolo ha risposto
Voglio aiutare la ricerca nel mio Paese, l’Italia.
Nonostante tutto, Paolo è stato anche vittima di insulti social nel 2019, quando è stato ammesso a un nuovo protocollo di cure in Israele e ha promosso una raccolta fondi per riuscire a pagarlo.
La sua partecipazione a Sanremo è stata vissuta con orgoglio anche da Maria Antonietta Coscioni, presidente dellìIstituto Coscioni, che ha parlato di “occasione importante per tenere alta l’attenzione sulla malattia”.
La sua canzone era stata scartata dalla giuria di Sanremo, ma Amadeus gli aveva offerto di presentarsi al Festival come ospite.
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