Anticipata da una marea di polemiche, e persino da una campagna social per chiederne il boicottaggio, la settantesima edizione del Festival di Sanremo è finalmente partita. La prima puntata ha giò riservato molti momenti emozionanti, uno su tutti il tanto atteso monologo di Rula Jebreal, scritto insieme a Selvaggia Lucarelli (che ne ha parlato in un post Facebook).
Fortissimo, di grande impatto emozionale ed emotivo, che ha scatenato la commozione e la standing ovation del pubblico dell’Ariston. Jebreal ha fatto sapere che devolverà metà del suo compenso a Nadia Murad, l’attivista irachena yazida Premio Nobel per la pace 2018, che è stata rapita e stuprata dall’Isis (anche Tiziano Ferro, del resto, aveva già reso noto che avrebbe devoluto l’intero cachet in beneficenza).
È stata comunque una prima serata non al di sotto delle aspettative, anche per quanto riguarda i colpi di scena: da un Achille Lauro che improvvisa uno striptease sul palco, perfettamente in linea con il titolo della sua canzone, Me ne frego, al discorso di Diletta Leotta sulla bellezza che “capita, non è un merito” che ha lasciato più di una perplessità al pubblico.
Ci sono stati, ovviamente, anche momenti spassosi, grazie soprattutto a Fiorello, per una volta nel ruolo di spalla (o “badante” di Amadeus, come lui stesso si è definito) che nella seconda puntata si è scatenato con un’imitazione di Maria De Filippi (con sorpresa).
Insomma, è un Sanremo che, almeno per ora, non sembra deludere le aspettative, sotto ogni punto di vista: i cultori della kermesse canora avranno apprezzato i brani e gli spiritosi intermezzi, mentre i polemici avranno senz’altro trovato altri motivi per fomentare il proprio disappunto. In ogni caso, tutti contenti.
Sfogliate la gallery per ripercorrere i sedici momenti che hanno caratterizzato il Festival finora.
Fiorello vestito da Don Matteo
Lo showman si conferma un eccellente mattatore, salendo sul palco vestito da parroco.
Buonasera fratelli, c’è bisogno di pace – esordisce, spiegando poi di essere – uno dei pochi Matteo che funzionano in Italia: da solo quest’abito fa il 35%, con me dentro al 40% ci arriviamo.
Una stoccata politica ai due leader, Renzi e Salvini, che non sarà la sola.
Amadeus si è messo contro tutti. Le donne, la politica, la destra, la sinistra. Salmo, Jovanotti, la Bellucci sono fuggiti neanche fossero elettori dei Cinque Stelle. Allora qualcuno doveva pur aiutarlo. Sarò al suo fianco, gli darò qualche consiglio, sarò il suo Rocco Casalino.
E ancora:
Questi sono gli attimi che precedono la fine della tua carriera: ti levano pure i Soliti Ignoti. Ce l’hai presente il parente misterioso? Quello fai. La gente cancella i selfie con te. Tu non devi pensare al cast, a quelli che stanno qua, ma a quelli che hai lasciato a casa. Era meglio il Festivalbar.
Ricordati: a Sanremo si entra papa e si esce Papeete.
Le toccanti parole di Rula Jebreal
Il monologo di Rula Jebreal sulla violenza contro le donne è intenso, magnifico, tocca tutte le corde dell’anima:
[…] Sono cresciuta in un orfanotrofio, insieme a centinaia di bambine. La sera, una per volta, noi bambine raccontavamo una storia, le nostre storie. Erano una specie di favole tristi. Non favole di mamme che conciliano il sonno, ma favole di figlie sfortunate, che il sonno lo toglievano. Ci raccontavamo delle nostre madri: torturate, uccise, violentate.
Ogni sera, prima di dormire, ci liberavamo tutte insieme di quelle parole di dolore.
Io amo le parole. Ho imparato, venendo da luoghi di guerra, a credere nelle parole e non ai fucili, per cercare di rendere il mondo un posto migliore. Anche e soprattutto per le donne. Ma poi ci sono i numeri.
E in Italia, in questo magnifico Paese che mi ha accolto, i numeri sono spietati: ogni 3 giorni viene uccisa una donna, 6 donne sono state uccise la scorsa settimana. E nell’85% dei casi, il carnefice non ha bisogno di bussare alla porta per un motivo molto semplice: ha le chiavi di casa. Ci sono le sue impronte sullo zerbino, l’ombra delle sue labbra sul bicchiere in cucina.
[…] Mia madre Zakia, che tutti chiamavano Nadia, ha preso il suo ultimo treno quando io avevo 5 anni. Si è suicidata, dandosi fuoco. Ma il dolore era una fiamma lenta che aveva cominciato a salire e ad annerirle i vestiti quando era solo un’adolescente. Il suo corpo era qualcosa di cui voleva liberarsi, era stato la sua tortura. Perché mia madre Nadia fu stuprata e brutalizzata due volte: a 13 anni da un uomo e poi dal sistema che l’ha costretta al silenzio, che non le ha consentito di denunciare. Le ferite sanguinano di più quando non si è creduti. L’uomo che l’ha violentata per anni, il cui ricordo incancellabile era con lei, mentre le fiamme mangiavano il suo corpo, aveva le chiavi di casa.
[Parlo agli uomini, adesso. Lasciateci libere di essere ciò che vogliamo essere. Lasciateci fare quello che vogliamo del nostro corpo e ribellatevi insieme a noi, quando qualcuno ci dice cosa dobbiamo farne. Siate nostri complici. E quando qualcuno ci chiede ‘Lei cosa ha fatto per meritare ciò che è accaduto?’
[…]
Certo ho messo un bel vestito. Domani chiedetevi pure al bar ‘Com’era vestita Rula?’.
Che non si chieda mai più, però, a una donna che è stata stuprata: ‘Com’era vestita, lei, quella notte?’.
Mia madre ha avuto paura di quella domanda.
Mia madre non ce l’ha fatta.
E così tante donne.
E noi non vogliamo più avere paura.
Vogliamo essere amate.
Il monologo sulla bellezza di Diletta Leotta
Si apre in maniera provocatoria il monologo della giornalista sportiva, introdotta da Amadeus con un “Bellissima” e iniziato con la sua frase “Se non fossi bella col cavolo sarei qui!”.
Sicuramente non ipocrita, sicuramente provocatorio, ma forse un po’ poco spontaneo e pretestuoso, con il coinvolgimento della (obiettivamente bellissima) nonna Elena, 85 anni, seduta in platea.
Il ritorno di Peppe Vessicchio
Torna, dopo un anno d’assenza, l’amatissimo direttore d’orchestra chiesto a furor di popolo anche attraverso un hashtag social, #escilo. E per lui c’è un applauso lunghissimo e spontaneo che fa capire quanto sia mancato.
Achille Lauro come San Francesco
A metà tra il sacro e il profano, Achille Lauro entra in scena avvolto in un mantello di velluto nero con ricami dorati (griffato Gucci), che poi si toglie a metà esibizione, ispirandosi al quadro di Giotto in cui San Francesco si spoglia dei suoi averi.
Lauro resta con una striminzita tutina nude piena di strass, e la noia sparisce dal palco di Sanremo.
Gessica Notaro racconta la sua storia
La ex miss sfregiata con l’acido dall’ex fidanzato ha incantato l’Ariston con La faccia e il cuore, canzone scritta da Antonio Maggio ed Ermal Meta, ispirata dalla sua tragica storia.
Le lacrime di Tiziano Ferro
Il cantante interpreta Almeno tu nell’universo di Mia Martini e si commuove, portando a termine il brano con la voce rotta dall’emozione, prima di essere abbracciato da Amadeus.
Santamaria, Favino, Rossi Stuart
Sul palco per presentare Gli anni più belli, il nuovo film di Gabriele Muccino, i tre attori e tutto il cast del film, comprese Micaela Ramazzotti ed Emma Marrone.
Leo Gassmann e l'emozione di papà Alessandro
Mentre Leo approda alle semifinali della sezione Nuove proposte con il brano Vai bene così, da casa papà Alessandro ha commentato via Twitter l’esibizione.
Il ritorno di Al Bano e Romina
Annunciati dalla figlia Romina jr – che 33 anni era nella pancia di mamma – i due hanno eseguito prima Nostalgia canaglia, poi un medley e infine il brano Raccogli l’attimo, scritto per loro da Cristiano Malgioglio che, in platea, gongola.
Fiorello - De Filippi, botta e risposta al telefono
Fiorello si conferma mattatore anche nella seconda serata dello show: improvvisa un’imitazione di Maria De Filippi, con tanto di parrucca bionda, e la conduttrice chiama in diretta sul suo cellulare. I due improvvisano allora un momento di “doppiaggio” in diretta, con Maria che dice “Benvenuti al 70° Festival di Sanremo” e Fiorello che muove le labbra.
La forza di volontà di Paolo Palumbo
Il rapper ventiduenne malato di Sla si presenta nella sezione Nuove Proposte con il brano autobiografico Io sono Paolo, eseguito con l’aiuto di un comunicatore vocale, del rapper Kumalibre e del cantautore Andrea Cutri. È stato un momento davvero molto toccante.
Il twerking di Elettra Lamborghini
Elettra sul palco di Sanremo porta Musica (E il resto scompare), canzone dai ritmi latini che scatena nella cantante un accenno di twerking.
Il ricordo di Fabrizio Frizzi
Il conduttore avrebbe compiuto il 5 febbraio 62 anni, e Amadeus lo ha ricordato dal palco dell’Ariston.
Un amico di tutti, senza nessuna ipocrisia, lo dico dal profondo del cuore, se Fabrizio ci fosse ancora questo Festival lo avrebbe presentato lui.
Dice Amadeus invitando sul palco Carlotta Mantovani e la piccola Stella.
Il ritorno de I Ricchi e Poveri
A 50 anni da La prima cosa bella c’è il quartello al completo dopo 39 anni: Angela, Angelo, Franco e soprattutto Marina Occhiena. Cui si aggiunge l’immancabile Fiorello: “Il quinto dei Ricchi e poveri”.
Gli amarcord di Sabrina Salerno
Dopo 29 anni, Sabrina Salerno torna a calcare il palco dell’Ariston, con tanto di incidente “sexy” a causa di uno spacco troppo ampio e di una gonna troppo stretta che non le rendono agevole scendere la scalinata.
Ho fatto le scuole elementari, le medie e i primi anni del liceo, ho vissuto 10 anni a Sanremo e sognavo, non avrei mai pensato di essere qui.
Cosa ne pensi?