"Ognuno ha un trauma, una perdita, un dolore": Harry e la serie sulla salute mentale
In arrivo una docu-serie voluta dal principe Harry, su un argomento che gli sta particolarmente a cuore.
In arrivo una docu-serie voluta dal principe Harry, su un argomento che gli sta particolarmente a cuore.
Dopo l’allontanamento di Harry e Meghan dalla vita della famiglia reale, i progetti messi in atto sono stati molteplici. Uno degli ultimi e dal forte significato è quello della creazione di una serie tv, The Me You Can’t See, su un argomento da sempre centrale per lui e per suo fratello William: quello dei problemi di natura mentale, che lo riporta al dolore per la perdita della madre.
Harry, dopo l’addio alla Royal Family, ha quindi deciso di destinare la sua attenzione alla docu-serie The Me You Can’t See, argomento più volte trattato in passato anche da William e Kate e che percepisce ora più importante che mai, anche per dare voce alle motivazioni e al desiderio di allontanarsi dal mondo da cui proviene, un desiderio per troppo tempo imputato all’arrivo di Meghan Markle nella sua vita e che in realtà è maturato nel suo cuore già in tempi di gran lunga precedenti.
Nonostante i pettegolezzi, Harry tira dritto con decisione nel realizzare il suo progetto di The Me You Can’t See, che esordirà il 21 maggio su AppleTV e tratterà appunto il delicato ma attuale argomento della salute mentale.
Una voce molto vicina al principe Harry ha dichiarato a US Weekly quanto la nuova serie The Me You Can’t See gli stia davvero a cuore, quanto sia di primaria importanza la testimonianza che vuole apportare, trasmettendo come lui stesso abbia lottato per la sua salute mentale e per i dolori passati, quali la perdita dell’amata madre Diana.
Lo stesso Harry, per spiegare il suo pensiero sull’argomento e sulla docu-serie ideata, ha parlato in un’intervista di quanto ognuno di noi provenga da esperienze di vita differenti, ambienti differenti, ma ciò che ci accomuna è il nostro essere tutti comunque umani, esposti al dolore e alla sofferenza, quasi tutti portatori di un trauma o dolore irrisolto nel cuore.
La pandemia, secondo Harry, ci ha mostrato la nostra umanità e ci ha mostrato come sia possibile essere tutti vicini e uniti dalle nostre stesse debolezze, che diventano fonte di forza, connessioni di empatia e onestà. Parole di grande impatto e di profonda verità, che spingono a innumerevoli riflessioni.
Nel podcast Armchair Expert di Dax Sheperd Harry ha pronunciato parole dense di decisione e fermezza, che probabilmente si augura siano esplicative e d’insegnamento per gli spettatori della serie che debutterà a breve:
Sono andato via per spezzare il circolo del dolore
E ancora:
Mi ha trattato come è stato trattato,
dice Harry parlando del padre Carlo.
Le decisioni, quella di allontanarsi da quel mondo, nonché di portare avanti progetti di grande impegno e significato, quale appunto la messa in onda della docu-serie The Me You Can’t See sui problemi di natura mentale, sono state prese innanzitutto per suo figlio Archie e per la bambina che sta per arrivare: proprio per evitare che gli errori dei padri, i loro traumi irrisolti e le loro esperienze pregresse, debbano influire sui figli e sui futuri figli.
È successo ai padri, ma questo può insegnare agli stessi padri a non farlo accadere di nuovo ai propri figli, afferma Harry.
Quindi, è anche in memoria delle difficoltà passate, prima fra tutte la perdita della mamma Diana e tutte le conseguenze a catena, che per lui la realizzazione di The Me You Can’t See riveste così tanta importanza.
Un tema molto importante anche per suo fratello William e per la moglie Kate, che stanno partecipando (e hanno partecipato anche in passato) a una serie di iniziative in occasione della Settimana della salute mentale.
Harry e William a causa della pressione mentale sperimentata in seguito alla morte della madre; Kate durante la delicata esperienza della depressione di suo fratello, ma anche con la depressione post-partum di cui ha parlato lei stessa; Meghan con le enormi difficoltà e sofferenze iniziate al suo arrivo nella vita di Harry e non ancora terminate, poiché i media e gli utenti continuano a giudicarla e metterla sotto pressione.
L’impegno di Harry e Meghan e quello di Kate e William è comune, individuabile ad esempio nell’enorme apporto della loro associazione di beneficienza mentale Heads Together. Riflette le esperienze e i loro dolori personali, ma riflette anche quelli di molti vip, esposti alla pressione mediatica e vittime di problemi di natura mentale, come riflette forse quelli di chiunque di noi.
Sfogliate la gallery per altre occasioni in cui si sono spesi in favore della salute mentale.
Parla il fratello di Kate, James Middleton, molto legato a lei e all’altra sorella Pippa, di quanto sia stato difficile parlare della propria condizione mentale che lo ha afflitto e isolato.
James ha dichiarato di aver avuto problemi a dormire, a lavorare, di essersi isolato da tutti e sentito un totale fallimento, per poi iniziare un percorso terapeutico.
Grazie a sua sorella Kate, a William, Harry, Meghan e le loro iniziative associative di sostegno, ha dichiarato di sentirsi finalmente in grado di parlarne, anche per sensibilizzare l’opinione pubblica al problema.
Il Principe William e sua moglie Kate, durante una delle tante iniziative favorite da Heads Together, l’associazione di beneficienza con cui ha messo nero su bianco il suo impegno nella sensibilizzazione sulle malattie mentali, mostrano “Shout”, un numero di emergenza da contattare per ricevere assistenza in caso di una crisi della propria salute mentale.
Un impegno, quello di Heads Together, che condivide con suo fratello Harry e sua cognata Meghan, affinché le loro esperienze personali e la sofferenza che ne è derivata possano essere fonte d’insegnamento e miglioramento per tutti.
Già qualche anno fa, l’interesse del principe Harry per la salute mentale si è manifestato con un video girato da lui ed Ed Sheeran in sostegno della Giornata Mondiale della Salute Mentale.
Un’occasione importante per rinnovare il suo impegno, ricordare le sofferenze che lo hanno portato assieme al fratello, alla moglie e alla cognata a occuparsi del problema e sensibilizzare l’opinione pubblica. Il video è stato poi pubblicato sull’account Sussex Royals, creato da Harry e Meghan.
La Duchessa di Cambridge, ha parlato più volte a cuore aperto di un tema che riguarda tutte le mamme, quello della difficoltà che ci si trova ad affrontare nel periodo immediatamente successivo alla meternità e al parto, troppo spesso tralasciato o poco discusso.
Kate ha riferito degli ostacoli da lei stessa affrontati, spesso percepiti insormontabili anche per chi come lei può beneficiare di un aiuto e di un sostegno maggiore.
In questa e in altre occasioni, quale ad esempio la sua visita alla Charity Family Action, la voce di Kate è stata quella di tutte le mamme, perché la bellezza dell’avere un figlio è comunque un cambiamento a cui inizialmente ci si deve adattare e per il quale serve la giusta dose di sensibilità e connessione empatica.
Nell’intervista di Meghan Markle e Harry a Oprah Winfrey, la coppia affronta il delicato tema dei durissimi attacchi a cui sono stati più volte sottoposti dai media e dalla royal family.
Dalle dichiarazioni razziste, i crolli emotivi e i pensieri suicidi di cui ha parlato Meghan, lo screzio fra lei e Kate su cui la stampa ha ampiamente ricamato, la coppia si è ritrovata a vivere un incubo, a combattere contro una sofferenza che Harry aveva già vissuto e voleva evitare in tutti i modi a sua moglie e alla sua famiglia.
Harry ha in quell’occasione dichiarato di essersi sentito in trappola e di vedere suo padre e suo fratello come completamente immersi nella dimensione reale e nella rete dei tabloid britannici.
L’affetto per la propria famiglia d’origine è per tutti indiscusso, ma le parole di Harry e Meghan fanno riflettere su come sia d’aiuto parlare dei propri dolori irrisolti, delle continue pressioni mediatiche a cui sono sottoposti in quanto personaggi pubblici e a come le memorie degli errori passati possano essere decisive per proteggersi da eventuali problemi mentali nel presente e nel futuro.
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