Lo sfogo di Harry: “Ho perso mia madre, ora è mia moglie la vittima di questi poteri”

Stanco dei continui gossip sulla moglie, il principe Harry scrive una lettera ai tabloin inglesi: "Ho visto quello che accade quando qualcuno che ami smette di essere trattato come una persona reale. Ho perso mia madre e ora sto vedendo mia moglie cadere vittima di quegli stessi poteri".

I tabloid inglesi hanno spesso dimostrato di essere piuttosto pettegoli e talvolta persino feroci, costantemente a caccia dello scoop e non sempre, a dir la verità, così attendibili.

Un occhio di riguardo, chiaramente, per questi giornali lo occupano le vicende della Royal Family, e c’è da dire che, da quando Meghan Markle è entrata a corte, i rotocalchi scandalistici britannici si sono davvero sbizzarriti sulla Duchessa di Sussex, scandagliando a fondo il suo passato, puntando più volte sulle millantate antipatie fra quest’ultima e la cognata Kate Middleton, o dichiarandosi in possesso di rivelazioni scottanti arrivate da “gole profonde” del palazzo circa un suo carattere insopportabile e quasi dispotico.

Nel tempo è stato detto che Meghan abbia licenziato gran parte del suo staff; che la Regina avesse in serbo un “piano per il divorzio” per allontanare la moglie del nipote da palazzo; che la scelta di vivere al Frogmore Cottage e non a Kensigton Palace, vicino a William e Kate, dipendesse proprio dall’intolleranza dell’ex attrice di Suits per la cognata.

Quanto ci sia di vero in queste dicerie, naturalmente, non possiamo saperlo; ma c’è sicuramente chi è stufo di tutte queste voci che circolano su Meghan, ed è proprio Harry che, peraltro, ha già vissuto sulla propria pelle l’invadenza dei giornali, dato che sua madre, Lady D., era praticamente perseguitata da flash e paparazzi ovunque andasse. Con gli effetti devastanti che purtroppo ci sono noti.

Proprio per questo, il Duca di Sussex ha scritto un comunicato  per denunciare la campagna d’odio che la stampa britannica avrebbe iniziato contro sua moglie; questo gesto, arrivato di ritorno dal viaggio della coppia in Sudafrica con il piccolo Archie, giunge dopo la causa intentata da Meghan contro l’editore del tabloid Mail on Sunday – edizione domenicale del Daily Mail – che, nel febbraio del 2019, aveva pubblicato una lettera privata indirizzata dalla Duchessa al padre Thomas, con cui ha un rapporto conflittuale.

Questo è quanto scrive Harry nella sua lettera.

“Come coppia, crediamo nella libertà di stampa e nel racconto oggettivo e veritiero dei fatti. Pensiamo che sia un pilastro della democrazia e nello stato attuale del mondo – a tutti i livelli – non abbiamo mai avuto più bisogno di una stampa responsabile.

Purtroppo, mia moglie è diventata una delle ultime vittime dei tabloid britannici che attaccano le persone senza pensare alle conseguenze: c’è stata una campagna spietata che si è intensificata nell’ultimo anno, che è andata avanti per tutta la sua gravidanza e anche quando nostro figlio era appena nato.

C’è un costo umano per questa propaganda incessante, soprattutto quando è consapevolmente falsa e calunniosa, e nonostante abbiamo continuato a mostrarci forti – come molti di voi avranno notato – non riesco nemmeno a descrivere quanto sia stato doloroso. Perché nell’attuale era digitale, le invenzioni della stampa diventano verità in giro per il mondo. I giornali di oggi non sono più la carta straccia di domani.

Finora non siamo stati in grado di rettificare le continue false informazioni diffuse dai giornali; questi organi di stampa lo sanno, e ne hanno approfittato ogni giorno e a volte ogni ora. È per questo motivo che abbiamo deciso di intraprendere azioni legali, una cosa che abbiamo valutato per molti mesi. La copertura mediatica positiva della scorsa settimana da parte di quegli stessi giornali fa capire i doppi standard di questo tipo di stampa che l’aveva diffamata quasi quotidianamente negli ultimi nove mesi. Sono stati in grado di creare bugie su bugie su di lei semplicemente perché non si era fatta vedere in pubblico durante la maternità. Eppure è la stessa donna che ho sposato un anno fa e la stessa che avete visto nella recente visita in Africa.

Per questi giornali è un gioco, ma noi non siamo mai stati disposti a giocare. Ho assistito in silenzio alla sua sofferenza troppo a lungo. Rimanere in disparte e non fare nulla sarebbe contrario a tutto ciò in cui crediamo.

Questa particolare azione legale ha a che fare con un episodio che rientra in un diffuso e inquietante modo di comportarsi da parte dei media britannici. Il contenuto di una lettera privata è stato pubblicato illegalmente in modo intenzionalmente distruttivo per manipolare voi, i lettori, e alimentare gli scopi divisivi dei media in questione.

Oltre alla pubblicazione illegale di questo documento privato, vi hanno intenzionalmente ingannato omettendo alcuni paragrafi, frasi e anche alcune singole parole, per coprire le bugie che avevano perpetrato per oltre un anno.

Si arriva a un punto in cui l’unica cosa da fare è opporsi a questo comportamento, perché distrugge le persone e le loro vite. In parole semplici si tratta di bullismo: spaventare e mettere a tacere le persone. Sappiamo tutti che è inaccettabile, a qualsiasi livello. Non crediamo e non possiamo credere in un mondo in cui non ci si prenda questo genere di responsabilità.

Anche se questa potrebbe non essere la cosa più sicura da fare, è quella giusta. Perché la mia paura più grande è che la storia si ripeta. Ho visto quello che accade quando qualcuno che ami viene mercificato al punto tale da non essere più trattato o visto come una persona reale. Ho perso mia madre e ora sto vedendo mia moglie cadere vittima di quegli stessi poteri.

Vi ringraziamo per il vostro continuo appoggio. È molto apprezzato. Anche se potrebbe non sembrare, ne abbiamo davvero bisogno”.

 

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