Uccide una giraffa durante un safari di caccia e posta orgogliosa la foto nei social facendo infuriare il web. Una fatto simile era già successo altre volte, tra cui quella ben nota del dentista americano, che si vantava sui social del suo trofeo, un magnifico leone dalla criniera nera. Ricordate Cecil?
Il leone era stato inseguito in un parco nazionale dello Zimbabwe, ferito con le frecce e attirato fuori dai confini del parco, per non incorrere in sanzione: qui il grande felino agonizzante era stato ucciso con un colpo di fucile. Questo l’atto del vituperato dentista statunitense, che aveva poi scuoiato e decapitato l’animale per farlo diventare il suo trofeo. Il tutto al prezzo di €50.000, un divertimento per ricchi tronfi e sadici emuli, ma solo virtualmente, di Ercole che nella prima fatica indossa la pelle del leone di Nemea, ucciso con le sue stesse mani.
Il cacciatore Walter Palmer fu insultato e minacciato da migliaia di persone tanto da doversi nascondere per più di due mesi ma poi non è mai stato condannato, avendo agito nella legalità. Ora la storia si ripete, in Sudafrica, con una cacciatrice statunitense Tess Thompson Talley. Lei mostra sui social come ha ucciso un raro esemplare di giraffa nera, postando la foto in cui si avvolge nell’enorme carcassa come fosse una pelliccia, vantandosi di aver ucciso un animale anziano “non più utile alla specie”. Anche qui nessun reato, ma un episodio di turismo predatorio crudo e violento, tanto che le sue parole non sono sfuggite a un giornale africano, Africa Digest, dove viene efficacemente definita:
una selvaggia bianca americana, parzialmente Neanderthal, che viene in Africa e abbatte una giraffa nera grazie alla stupidità del Sudafrica.
L’articolo ha ottenuto migliaia visualizzazioni e una valanga di insulti dall’opinione pubblica che, ai tempi dei social network, non può essere ignorata. Negli ultimi anni infatti sono molte le associazione animaliste che tengono alto il livello d’allarme sulle uccisioni di animali (a volte rari o in pericolo d’estinzione) in battute di caccia, bracconaggio o per il divertimento di milionari annoiati.
Nel caso di Tess Thompson Talley queste sono le foto che ha condiviso e la scritta agghiacciante con cui ha scelto di accompagnarla:
Un canguro tra i trofei di Tess
La 37enne americana nei suoi profili social condivide le foto dei suoi safari di caccia e provoca chi è contrario a queste pratiche.
Sorridente in compagnia del suo cagnolino con ai piedi una vittima.
"Il sogno di una vita è diventato realtà oggi"
Nella didascalia alla foto Tess scrive:
Le mie preghiere sono state ascoltate il sogno di una vita è diventato realtà oggi. Ho visto questo raro esemplare di giraffa nera e l’ho seguito per un po’. Lo sapevo che sarebbe stata la volta buona. Ha più di 18 anni. Pesava 18 quintali e avevo la fortuna di poterne ricavare nove quintali di carne
La foto, che risale a una battuta di caccia dello scorso anno, è stata oggetto di migliaia di commenti negativi e minacce da parte del popolo del web. Nelle prossime foto altri animali caduti sotto i colpi d’arma da fuoco di ricchi che giocano alla caccia.
Il web era insorto anche contro Sabrina Corgatelli
La donna, soprannominata “killer di giraffe”, ha pubblicato sui social immagini che la ritraggono con i suoi trofei aveva fatto infuriare il web come avevamo raccontato qualche tempo fa.
Dopo il leone Cecil, il web insorge contro la killer di giraffe
Dopo il caso del dentista americano che ha ucciso Cecil, leone simbolo dello Zimbabwe, il web insorge contro Sabrina Corgatelli, ragioniera america...
Il leone Cecil
Tre anni fa, a fine luglio, Walter Palmer, dentista del Minnesota, ha ammesso di aver ucciso l’animale, considerato un’icona del Parco nazionale Hwange per la sua criniera scura.
Walter Palmer il cacciatore che uccise Cecil
Una serie di scatti dove il dentista, che paga licenze di caccia e opera nella legalità grazie a stati che lo permettono, si fa ritrarre con le sue prede.
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