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La storia di Trenton, il bambino "senza speranza" che si risveglia dal coma
A cura di Carlo Maria Righetto - 9 Maggio 2018 alle 11:07

Il caso di Trenton McKinley, un 13enne dell’Alabama che era rimasto vittima di un grave trauma cerebrale, è una storia a lieto fine che ha emozionato il web nelle ultime ore. I genitori del ragazzo infatti avevano appena dato l’autorizzazione per l’espianto degli organi del figlio quando il piccolo si risveglia dal coma in cui era entrato a Marzo dopo un grave incidente.
Trenton era caduto da un rimorchio e aveva subito diverse fratture alla testa, nonostante una serie di interventi chirurgici la sua situazione non era mai migliorata tanto che i medici avevano comunicato alla famiglia che non ci fosse più nulla da fare e che non si sarebbe mai ripreso. Il piccolo era tenuto in vita grazie a dei respiratori artificiali sopratutto dopo una serie di arresti cardiaci, di cui uno da 15 minuti, che per i medici poteva essere considerato equivalente alla morte.

I genitori avevano deciso quindi di autorizzare l’espianto degli organi per salvare la vita ad altri 5 bambini. Ma Trenton ha sorpreso le previsioni di tutti e si è risvegliato dal coma qualche giorno prima che si procedesse con lo spegnimento delle macchine salva-vita. La mamma, Jennifer Reindl, ha ricordato in un’intervista alla Cbs News:
Il giorno dopo era in programma l’ultimo test cerebrale per la dichiarazione di morte, ma i suoi segni vitali sono migliorati, così il test è stato cancellato.
Da quel girono il ragazzino ha iniziato lentamente a respirare da solo senza l’aiuto dei macchinari, a uscire dallo stato comatoso fino ad oggi dove è pienamente cosciente ma non sono rare le situazioni di convulsioni dovute ai dolori ai nervi: la strada verso la guarigione è ancora lunga e dovrà sottoporsi a nuovi interventi ma il peggio sembra essere passato.
La storia è accompagnata anche da una polemica, in molti infatti si chiedono il perché della scelta dei medici – secondo quanto racconta la madre di Trenton – di far firmare ai genitori il modulo per l’espianto degli organi con molto anticipo. Il dott. Giannini neurochirurgo dell’ospedale di Brescia al Corriere della Sera sottolinea che:
In Italia una cosa del genere non potrebbe succedere i genitori danno il consenso per la donazione degli organi solo dopo che la morte è stata accertata con il periodo di osservazione di 6 ore stabilito dalla legge e una volta messe in atto tutte le cautele previste.
La famiglia intanto ha avviato una raccolta di fondi su Facebook per finanziare le spese mediche.

Ha consumato più divani che palestre inseguendo un telegatto. Da grande diventerà un giornalista, per il momento si diverte a scrivere sulle sue passioni: televisione, spettacoli, lifestyle, tech. Ama tutto ciò che è nazionalPOPolare e ...
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