In Germania, gli amanti dei bassotti potrebbero presto dover rinunciare al desiderio di adottarne uno. Un controverso disegno di legge potrebbe cambiare radicalmente le regole degli allevamenti canini nel Paese.

Il governo ha presentato una proposta legislativa che mira a porre fine agli “allevamenti della tortura”, prendendo di mira razze canine come il bassotto, il beagle e il carlino. La bozza di legge definisce una serie di caratteristiche fisiche che non dovrebbero essere replicate negli allevamenti, come la mancanza di pelo, una ridotta aspettativa di vita e anomalie scheletriche e dentali che comprometterebbero fortemente al qualità della loro esistenza.

Un portavoce del ministero dell’Agricoltura ha chiarito che l’obiettivo principale della riforma non è quello di vietare razze specifiche, come il bassotto, ma di porre fine all’allevamento che comporta sofferenza e tortura per gli animali.

Com’era prevedibile, questa proposta non è stata accolta favorevolmente da tutti. Allevatori come Kerstin Schwartz, che alleva bassotti nella regione del Brandeburgo vicino a Berlino, hanno espresso preoccupazione per l’impatto che questa riforma potrebbe avere sul loro lavoro. Schwartz ha sottolineato che il suo club di allevatori ha mantenuto gli stessi standard di allevamento per 136 anni e che la proposta legislativa potrebbe mettere a rischio il loro modo di operare.

“Se il divieto di allevamento dovesse verificarsi, avrebbe un impatto significativo. Spero che non si arrivi a questo”, ha dichiarato Schwartz, aggiungendo che spera che si possa trovare una soluzione che tenga conto sia del benessere dei cani che delle esigenze degli allevatori.

Secondo quanto dichiarato dagli esperti dell’Associazione Canina Tedesca, le definizioni non chiare contenute nella proposta di legge per la protezione degli animali potrebbero avere un impatto negativo su tutte le razze canine che si discostano dall’aspetto originario lupesco. L’Associazione ritiene che le caratteristiche delineate nel decreto dovrebbero essere basate su criteri scientifici più precisi. A sostegno di questa posizione, è stata avviata una petizione che ha già raccolto oltre 14.000 firme.

Anche i veterinari hanno dubbi sulla bozza, con Philippa Johnson del Cornell College of Veterinary Medicine che ha dichiarato al Daily Mail che il bassotto nano è la razza più incline ai dislocamenti del disco intervertebrale, ma ci sono tipi di bassotto che non sviluppano questo problema.

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