Giorgia Manenti, una ragazza di 25 anni, è morta nella giornata di venerdì 9 settembre 2022 intorno all’ora di pranzo mentre stava lavorando nell’azienda di famiglia a Tagliuno, frazione di Castelli Calepio, in provincia di Bergamo. Tutto è avvenuto nell’arco di pochi minuti per una tragica fatalità, nonostante l’intervento tempestivo del papà.

Sulla base di quanto emerso, la ragazza è caduta di viso in una vasca contenente acqua, ha perso i sensi ed è morta annegata. Al momento del fatto lei si trovava da sola sul retro del capannone, con l’intenzione di versare del liquido nell’apposito contenitore utilizzato per sciacquare gli stampanti utilizzati in fabbrica, di dimensioni piuttosto ridotte, lungo circa 120 cm e largo 60.

Nel recipiente, secondo le rilevazioni dei carabinieri di Grumello (Bergamo) erano presenti solo 30 centimetri di acqua, ma è stato il malore avuto da Giorgia a determinare tutto. Il primo a trovarla è stato proprio il papà pochi minuti dopo l’accaduto: l’uomo ha fatto il possibile per rianimare la figlia, ma senza risultato. Successivamente sono intervenuti sul posto anche ambulanza, automedica ed elisoccorso, che non hanno potuto fare altro se non constatare il decesso.

Le forze dell’ordine hanno nel frattempo provveduto a sequestrare il contenitore dove è caduta la 25enne. A dare qualche indicazione in più sulle condizioni della vittima è stato il nonno: in passato, infatti, lei aveva sofferto di attacchi epilettici, nonostante resti ancora sconosciuta la causa del malore. “Da un paio di anni era seguita da uno specialista di Brescia e non aveva più avuto problemi tanto è vero che aveva iniziato anche le pratiche per ottenere la patente di guida, cosa che prima non le era possibile” – ha rivelato al Corriere della Sera. Increduli anche gli amici della 25enne: pensare che lei sia morta annegata in una modalità che lascia ancora forti dubbi sembra essere ancora impossibile per chi la conosceva bene.

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