Spuntano le ultime immagini della 29enne uccisa dal compagno reo confesso. In una di esse, l’abbraccio tra la vittima e la ragazza con la quale l’uomo aveva una relazione parallela.
Sono state diffuse dalle autorità le immagini delle ultime ore di vita di Giulia Tramontano, la ragazza di 29 anni uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello lo scorso 27 maggio con 37 coltellate.
Quel giorno la donna, incinta di sette mesi, si era recata in centro a Milano, per un appuntamento con la barlady 23enne con la quale Impagnatiello aveva una relazione parallela. La ragazza sapeva della relazione di Impagnatiello, ma l’uomo le aveva raccontato di essersi lasciato. Infine, le due avevano deciso di incontrarsi all’Armani Bamboobar, per chiarire la situazione, e solo poche ore dopo, Tramontano sarebbe stata uccisa dal compagno. Tra le immagini delle telecamere di sicurezza diffuse dagli inquirenti, un fotogramma colpisce in particolare: l’abbraccio tra le due donne, alla fine dell’incontro, verso le 18:30.
Ma non è tutto: Tramontano viene ripresa poi alle 19:06, mentre rientrava a casa per l’ultima volta, dall’impianto di sorveglianza di via Liberazione, a Senago. Le stesse telecamere che hanno poi ripreso l’auto del killer fare avanti e indietro, più volte, intorno alle 2:30 della notte del 31 maggio, quando Alessandro Impagnatiello si è sbarazzato dei resti della compagna, abbandonandoli vicino a dei box in via Monte Rosa.
Sono quindi queste le immagini contenute nel fascicolo d’indagine dei carabinieri del nucleo investigativo di via Moscova e delle pm Alessia Menegazzo e Letizia Mannella, che si stanno occupando del caso.
Stando alle ricostruzioni, Impagnatiello progettava da tempo di uccidere la compagna. Sono di dicembre le prime ricerche sospette su Google: “Ammoniaca feto”, “Veleno per topi”, sono alcune delle stringhe che Impagnatiello digitava nel motore di ricerca. Nel frattempo, la compagna lamentava dolori allo stomaco. Poi, la confessione del tradimento, e l’ipotesi di interrompere la gravidanza. Ma Giulia Tramontano voleva già lasciarlo: “Condividiamo una casa finché sarà necessario”, gli aveva detto, come riportato dal Corriere della Sera.
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