Giulia Tramontano, la lettera del figlio Thiago: "Mamma, ti amerò per l'eternità"

Chiara Tramontano, sorella della 29ennne uccisa incinta dal compagno Alessandro Impagnatiello, ha condiviso su Instagram le parole immaginarie del bimbo che avrebbe dovuto nascere a luglio 2023.

La morte di Giulia Tramontano, uccisa al settimo mese di gravidanza dal compagno, Alessandro Impagnatiello, ha colpito l’opinione pubblica, che fatica ad accettare l’accaduto e condanna duramente il barman, come ha fatto anche la mamma del barman, Sabrina Paulis, che non si sente disposta a perdonarlo.

A distanza di giorni, Chiara, la sorella di Giulia Tramontano, ha voluto pubblicare sul suo profilo social una lettera, che sembra scritta da Thiago, il bambino che la coppia avrebbe dovuto avere a luglio 2023. Da queste parole si esprime chiaramente il dolore che lei e tutta la famiglia della 29enne stanno provando, ben sapendo che sarebbe mancato davvero poco alla nascita.

Fonte: Instagram @chiaratramontano

Mamma Giulia, stai meglio adesso mammina? È passata la paura, è finito il dolore? Stringiamoci mammina Giulia, staremo sempre insieme adesso, nessuno mai potrà farci del male, nessuno – così inizia il testo – Quanto dolore mammina, quanto terrore. Io l’avevo già capito sai che stavi male, che era successo qualcosa. L’avevo capito quando hai parlato con quella signora, quella americana. D’un tratto il tuo cuore si è fermato, il tuo sangue anche e io faticavo a respirare.”. 

La missiva prosegue poi riferendosi all’ultimo incontro tra la vittima e Impagnatiello, quello che ha portato all’omicidio della futura mamma, con un chiaro riferimento a uno dei capi di accusa, “interruzione non volontaria di gravidanza“, per alcuni inconcepibile visto che il bambino era ormai formato nella pancia: “E poi l’hai cercato, lui, il mostro. Gli volevi parlare. E poi quei colpi, quel terrore che ti faceva scoppiare il cuore e io che faticavo a respirare mammina. Dicono che era mio padre, lui, il mostro. Quello che ti ha ammazzata e che ha ammazzato anche me. Dicono che aveva organizzato tutto, ogni dettaglio. E dicono che lo accuseranno di interruzione non consentita di gravidanza. Ma che è questa cosa, mammina? Lui mi ha ammazzato, ci ha ammazzato entrambi! Io non ero una gravidanza mammina, ero una persona. Avevo braccia e gambe e testa e cuore. E avevo anche imparato ad amarlo”. 

Le parole scritte si concludono poi con un riferimento al comportamento avuto dal barman, oltre che con una dedica che il bimbo rivolge a quella che sarà per sempre la sua mamma: “Lui, il mostro. Quello che, a volte, chiamavi papà quando mi parlavi di lui. Ma quale papà, mammina? Quello un mostro è, senza cuore. Ci ha ammazzati mammina Giulia, senza pietà. E adesso staremo sempre insieme. Non nascerò mai mammina Giulia. Ma in fondo, forse, è meglio così. Se fossi nato senza una mamma e con un mostro per papà che vita sarebbe stata la mia? Almeno adesso sto qui, in questo spazio infinito, con te mammina mia. Stretti stretti, cuore a cuore. Per sempre mammina Giulia. Che mi avevi dato la vita e lui ce l’ha tolta. Ti amo mamma Giulia. E ti amerò per l’eternità“.

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