Dopo il lockdown molti cittadini sono ritornati ad avere comportamenti scorretti, uno di questi è abbandonare per strada guanti e mascherine. Secondo un’analisi effettuata dagli esperti del Politecnico di Torino, durante la Fase 2 nel nostro Paese potrebbero servire più di un miliardo di mascherine e guanti ed il numero così elevato potrebbe determinare la produzione di 440mila tonnellate di rifiuti entro fine anno. Se questi non vengono correttamente smaltiti, possono innescare in poco tempo una vera e propria catastrofe ambientale.

Dopo la riapertura del 4 maggio e l’allentamento delle restrizioni del 18 maggio, per evitare una seconda ondata di contagi, stiamo mantenendo le distanze ma soprattutto siamo tenuti ad indossare i guanti e le mascherine quando è necessario. Molti di questi dispositivi di protezione individuale vengono abbandonati per strada e nonostante questo comportamento venga punito con multe salate, molti cittadini continuano a farlo.

Sono tante le immagini che circolano sul web e mostrano animali intrappolati e uccisi da guanti e mascherine. L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), ha voluto sottolineare questi pericoli e secondo un rapporto, si stima che in Italia durante la Fase 2 il fabbisogno giornaliero di mascherine dovrebbe essere di circa 40 milioni di pezzi con una produzione di rifiuti quotidiana che raggiunge le 700mila tonnellate, fino alla fine del 2020 verranno prodotte in media se 200mila tonnellate di questi rifiuti con un minimo di 60mila ed un massimo di 175mila tonnellate.

Il WWF ha sottolineato che se soltanto l’1% di questi dispositivi di protezione non venisse correttamente smaltito, 10 milioni di mascherine verranno disperse nell’ambiente ogni giorno. Questo causerebbe ancor di più un drammatico inquinamento ambientale dovuto dalla plastica e ci troveremo a combattere un’ondata di inquinamento in grado di uccidere tanti animali e che finirà anche sulle nostre tavole. Non dobbiamo dimenticare che quei rifiuti si trasformano in microplastiche che entrano a far parte della catena alimentare, quindi raggiungono l’uomo.

Sempre secondo un’indagine del WWF, ogni settimana ingeriamo circa 5 g di plastica, pari al peso di una carta di credito. Ma questi numeri potrebbero salire proprio a causa dei miliardi di guanti e mascherine abbandonate per strada.

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