È ufficiale, ci sarà il sequel de Il diavolo veste Prada: cosa sappiamo finora

A lanciare lo scoop la stessa 20th Century Studios, e da lì sono partiti i primi spoiler: chi ci sarà ancora nel cast e chi, invece, non vedremo più nel sequel del film cult del 2006.

A quanto pare è ufficiale, il sequel de Il diavolo veste Prada si farà: a distanza di 19 anni dal film cult di David Frankel, uscito nel 2006, sono cominciate a circolare le prime voci sulle conferme, gli addi e le novità della seconda pellicola.

Prima di tutto, dovrebbe essere confermata la sceneggiatrice originale Aline Brosh McKenna e sembra proprio che abbiano detto sì anche le protagoniste principali, Meryl Streep, Anne Hathaway ed Emily Blunt.

L’uscita dovrebbe essere prevista per il 1° maggio 2026, con David Frankel ancora una volta dietro la macchina da presa.

A dare l’annuncio del sequel la stessa 20th Century Studios con un teaser inequivocabile, due décolleté rosse e la scritta “Il diavolo veste Prada 2. Ora in produzione”.

Sempre secondo gli spoiler, in questo secondo film la temibile direttrice di Runaway Miranda Priestly dovrà adattarsi all’era dei social e delle crisi editoriali e guarda caso dovrà cercare fondi proprio dalla sua ex assistente Emily Charlton, diventata manager di un colosso del lusso.

Nel cast sembrerebbe confermato anche Stanley Tucci, mentre ai più attenti non è sfuggita l’assenza di Adrian Grenier, ovvero Nate, il fidanzato cuoco di Andy; la scelta dipende dalla volontà dell’attore, che si è ritirato dal cinema per dedicarsi a progetti sostenibili in Texas.

Ci sarà tuttavia una new entry inaspettata, Kenneth Branagh, che interpreterà il misterioso marito di Miranda, mai visto prima d’ora.

A destare curiosità, ovviamente, sono anche i look che verrano indossati dalle interpreti in questo sequel; se nel primo la costumista Patricia Field, già artefice dei look di Sex and the City, si è ispirata a Donna Karan, Liz Tilberis e a Christine Lagarde per il guardaroba di Miranda, lasciando diventare Andy una ragazza Chanel, adesso ci si chiede come sarà cambiato il loro stile in quasi vent’anni.

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