Questa mattina il premier Giuseppe Conte è intervenuto alla Camera per l’informativa sull’emergenza coronavirus e sulle misure della Fase 2, “se il peggio è alle spalle lo dobbiamo ai cittadini che hanno modificato i loro stili di vita“.

Ora bisogna “riavviare il motore economico e produttivo dopo aver superato la fase più acuta dell’emergenza ma la sfida è ancora più difficile“.

Il Presidente del Consiglio ha ribadito che siamo tutti nella condizione di affrontare la Fase 2 con fiducia e responsabilità, in questa fase bisogna più che mai rispettare le distanze di sicurezza e utilizzare tutti i sistemi di protezione.

Durante il suo intervento, si è rivolto ai giovani:

“Non è il tempo dei party, delle movide, e degli assembramenti. Forse non tutti avrebbero allora (all’emergere dei contagi, ndr) assunto decisioni così sofferte suscettibili di incidere su alcuni diritti fondamentali, tuttavia dopo tre mesi esatti dal primo caso possiamo affermare in coscienza di aver compiuto la scelta giusta”.

Giuseppe Conte ha spiegato che il piano di monitoraggio permette di avere un quadro dettagliato della curva epidemiologica che permetterà di intervenire con misure restrittive nei luoghi in cui potranno scoppiare nuovi focolai.

“Non possiamo fermarci in attesa del vaccino”.

Allungare le restrizioni avrebbe compromesso il tessuto produttivo e sociale.

“Forse non tutti avrebbero allora preso decisioni così incisive sui diritti fondamentali. A tre mesi dal primo caso di Codogno possiamo affermare, in coscienza, di aver compiuto la scelta giusta: l’unica in grado di contrastare la diffusione sull’intero territorio nazionale.

Con la stessa determinazione, credo che sia giusto compiere una scelta verso un rapido ritorno alla normalità”.

Il premier ha annunciato che dal 25 maggio partiranno i test sierologici volontari e saranno su campione. Il Governo – ha spiegato Conte – ha introdotto una disciplina per realizzare l’app Immuni nel rispetto della privacy e della sicurezza nazionale. Nei prossimi giorni, quindi, partirà la sperimentazione su questa nuova app ed ha assicurato che i dati verranno utilizzati solo per la tracciabilità del virus.

“Non confidiamo solo nell’autodisciplina dei singoli, abbiamo definito un articolato sistema di controllo degli andamenti epidemiologici. Stiamo potenziando i controlli tramite i test molecolari e sierologici. L’Italia è primo posto per numero di tamponi per abitanti che sono stati pari fino a oggi a 3, 17 milioni”.

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