Una buona notizia per chi sta combattendo la battaglia contro il tumore al seno, è disponibile anche in Italia una nuova pillola che contiene il Ribociclib, il principio attivo che funziona inibendo la Cdk 4/6, cioè la proteina-chinasi responsabile del diffondersi fuori dalla mammella del tumore.

Questa nuova molecola verrà prescritta in ambito oncologico a tutte quelle pazienti dove malattia è già in stato metastatico in cui la sola terapia inibitoria ormonale avesse fallito, circa un terzo dei casi totali. Una terapia perciò rivolta in particolare alle donne in post-menopausa con recettore ormonale positivo.

La nuova terapia migliorerà sicuramente la qualità della vita delle donne poiché riesce a raddoppiare l’efficacia della cura ormonale per un particolare cancro al seno che può essere trattato solo con i farmaci anti-ormanali standard. Il nuovo farmaco quindi va implementare la terapia tradizionale, aumentando l’efficacia della cura così da evitare la chemioterapia.

La sperimentazione infatti ha dimostrato che la pillola, in donne con tumore avanzato, è in grado di rallentare la progressione del tumore e quindi di prolungare la sopravvivenza. La cura prevede l’assunzione giornaliera di una pillola di  Ribociclib e dal 25 settembre il farmaco è riconosciuto nel regime di rimborsabilità, quindi coperto dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN).

La dottoressa Melania Rizzoli intervistata da Libero spiega:

Il Ribociclib è quindi un rimedio emblematico, un risultato molto significativo per la gestione della patologia, e un traguardo di oltre 30 anni di ricerca nella lotta al tumore al seno, la cui prima arma terapeutica, non mi stancherò mai di ripeterlo, è e rimane la prevenzione, cioè l’ecografia e la mammografia.

Questa nuova pillola è sicuramente un passo fondamentale verso la cura del tumore alla mammella, la prevenzione sicuramente rimane la miglior medicina.

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