Irina Krashkova è una mamma single di 29 anni che ha deciso, nonostante l’imbarazzo, di raccontare la terribile vicenda che l’ha ridotta in condizioni disperate, su un letto di ospedale.

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(foto:Web)

Il suo stupro ha provocato una vera e propria rivolta popolare, dato che gli artefici di tale violenza, sono stati proprio coloro che in realtà avrebbero dovuto evitarla, ovvero due poliziotti. Irina era uscita di casa e stava rientrando dopo una serata in discoteca con delle amiche. Una serata normale fino a quando due agenti si sono avvicinati, l’hanno costretta a salire in auto, portata in un bosco e picchiata prima, fino a fratturarle la testa, poi violentata ripetutamente, alternandosi.

La donna ha detto di essere stata prima strangolata, poi picchiata e insultata dai poliziotti.
La popolazione, a tali testimonianze, è insorto contro gli agenti, e a testimoniare il fatto anche alcuni scatti della donna visibilmente sotto shock, e con il viso distrutto dalle percussioni ricevute.

Probabilmente, sono in molti a pensare, che se non si fosse accesa la rivolta popolare i poliziotti sarebbe rimasti impuniti.
Ufficialmente infatti, i due agenti non hanno ancora subito condanne ufficiali o veri e propri provvedimenti.
La corruzione e l’abuso di potere della polizia è una piaga che purtroppo è reale in tantissimi paesi del mondo.

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