Sin da bambina Kisha Supernant sognava di diventare archeologa e divenire esperta di civiltà antiche, specializzandosi in popolazioni indigene. Mai, però, avrebbe immaginato di diventare nota per una scoperta sconvolgente legata non all’epoca antica, ma alla storia recente delle popolazioni indigene del Canada. Lo scorso maggio, infatti, grazie all’utilizzo di radar geotermici sono stati scoperti, seppelliti nel territorio di una ex scuola residenziale, i resti umani di circa un migliaio di corpi, perlopiù appartenenti a bambini.

Le scuole residenziali sono state a lungo il luogo in cui numerosi bambini indigeni venivano inviati con la forza dal governo canadese. Molti di questi bambini, che venivano in maniera violenta separati dalle loro famiglie, non hanno mai fatto ritorno a casa. Questa terribile scoperta ha aperto un  dibattito su questi luoghi che hanno segnato la storia, anche recente, della comunità indigena canadese (le ultime, infatti, sono state chiuse nel 1996), al centro del quale si è trovata la professoressa Kirna Supernant, una delle poche archeologhe indigene del Canada.

Supernant, infatti, pur essendo da sempre consapevole di discendere dal popolo indigeno, ha solo recentemente scoperto di essere una Métis. Il padre, infatti, fu portato via da sua madre subito dopo la nascita, poiché questa non era sposata, ed è cresciuto in diverse famiglie affidatarie. La ricerca delle sue origini familiari ha indubbiamente condizionato gli studi e la carriera della dottoressa Kisha Supernant. Dopo aver scoperto di essere Métis, poi, si è avvicinata ancora di più al popolo indigeno, intensificando i suoi studi sino ad arrivare alla triste scoperta.

La ricerca dei bambini scomparsi di Supernant va avanti dal 2018. Il radar geotermico è stato utilizzato su diversi territori fino a che non si è arrivati alla scoperta dei cadaveri nel terreno dell’ex scuola residenziale indiana di Kamploos nella Columbia Britannica.

Per lungo tempo Supernant ha intervistato ex studenti delle scuole residenziali, leggendo nelle loro testimonianze la prova del fatto che la maggior parte dei bambini scomparsi negli anni fossero stati seppelliti in tombe senza nome nei terreni della scuola.

Dal momento della scoperta in poi Kisha Supernant e tutto il suo team hanno iniziato a ricevere richieste per esaminare diversi terreni in cui sorgevano le scuole. Per questo Supernant, che è capo dell’Associazione Archeologica canadese, coordinerà un progetto di ricerca in questi siti.

So che c’è una fretta in questo momento per provare a produrre più radar che possano penetrare nel terreno, ma non è questo il primo passo. Le comunità devono prima raccogliere tutte le informazioni possibili sui probabili siti di tombe per concentrare le ricerche radar.

Questo è quanto affermato da Supernant al NewYork Times in relazione alla ricerca, specificando anche la necessità di assicurare alle famiglie degli scomparsi un supporto sociale ed emotivo per far fronte al trauma dell’identificazione dei resti.

Trovare questi luoghi è straziante. Dissotterrare dei bambini ti spezza talmente il cuore che non riesco nemmeno a prenderlo in considerazione. Sono grata di non svolgere praticamente quel lavoro perché è già abbastanza difficile da gestire. Ho una figlia di 6 anni che avrebbe più o meno l’età in cui sarebbe stata presa. Sono così grata di poter stare con lei.

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