La prostituta, la cugina, la modella: tutti gli amori infelici che ispirarono Van Gogh

Il 29 luglio 1890 moriva l'artista post impressionista. Da Ursula Loyer, il suo primo amore, alla modella Agostina Segatori: chi sono state le muse del pittore olandese.

Il 29 luglio 1890 moriva Vincent Van Gogh, pittore post impressionista, tra i più famosi di sempre. Realizzò quasi novecento dipinti e più di mille disegni, oltre a numerosi schizzi mai portati a termine. Lavori spesso ispirati dalla sua vita privata: Van Gogh ha amato molto.

Poco importa se a volte non è stato corrisposto o è rimasto deluso perché da queste emozioni ha tratto la creatività per dipingere molte tra le sue più grandi opere. Per questo vale la pena ricordare quelle che sono state le muse dell’artista olandese.

Ursula Loyer, il primo amore 

All’inizio erano grandi amici. Passavano il loro tempo libero insieme sorseggiando tè e ammirando i tramonti. Un giorno i sentimenti di Vincent nei confronti di Ursula iniziarono a mutare, e il pittore cominciò a pensare di dichiararsi con la speranza di essere ricambiato. Lei però era promessa a un altro. L’artista che si era innamorato per la prima volta, rimase molto deluso e decise di tornare a casa dei suoi genitori. 

Eugenie Loyer a Londra

Eugenie era la figlia della famiglia che ospitò Vincent nel suo soggiorno a Londra. Lui si dichiarò e avrebbe voluto che la donna ufficializzasse il loro rapporto, ma anche lei era già fidanzata. Vincent, dopo il rifiuto, passò un lungo periodo di depressione, e perse anche il suo lavoro alla galleria d’arte presso cui lavorava. 

Kate Vos-Stricker, la cugina

Anche il rapporto amoroso con la cugina Kate, detta Kee, non fu semplice. Rimasta vedova da giovane andò a vivere in casa Van Gogh con il figlio di quattro anni: lui si dichiarò, ma Kee era ancora innamorata del marito defunto. La ragazza abbandonò la casa degli zii per trasferirsi ad Amsterdam dai genitori. Vincent la seguì, ma ricevette un altro rifiuto.

Clasina Maria Hoornik, la sua Christine

Eccolo ancora innamorato, questa volta di Clasina, detta Sien, che lui chiamerà Christine in alcune lettere. Una prostituta povera, rimasta incinta da uno dei suoi clienti. Vincent decise di soccorrerla, donandole amore, vitto e alloggio. Dichiarò di volerla sposare perché sembrava aver trovato con lei quella felicità che da tempo rincorreva. La famiglia Van Gogh però non voleva rovinarsi la reputazione e per impedire che il legame potesse avere un lieto fine, fecero rinchiudere il pittore in un manicomio. Sien si lasciò andare e si suicidò gettandosi da un fiume, lasciando nel giovane Vincent un ricordo indelebile.

Agostina Segatori, l’ultimo amore

Quasi tutti gli amori di Van Gogh furono impressi nei suoi dipinti, ma solo Agostina Segatori, ispirò al pittore un’immagine artistica diversa. Lei fu il suo ultimo grande amore: era una modella famosa, dal look esotico e dedita agli eccessi. Vincent, sopraffatto dal suo stile lussuoso e dissoluto, decise di lasciarla, spaventato.  Dopo di lei l’artista capì che non si sarebbe mai più innamorato. 

Poi ho pensato tra me e me, mi piacerebbe stare con una donna, non posso vivere senza amore, senza donna. Non me ne frega un fico secco della vita se non ci fosse qualcosa di infinito, qualcosa di profondo, qualcosa di reale“. 

Queste parole scritte da Vincent al fratello Theo, danno una misura di quanto il pittore credesse in questo sentimento e le sue pene d’amore ci mostrano quanto sia stato sensibile e solitario il pittore olandese. Vincent Van Gogh, nacque a Zundert il 30 marzo 1853 e morì a soli 37 anni. 

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