L’app Grindr ha diffuso i dati sull’Hiv dei propri utenti
A scoprire tutto questo è stato un gruppo no-profit norvegese, Sintef, insieme all'emittente svedese Svt.
A scoprire tutto questo è stato un gruppo no-profit norvegese, Sintef, insieme all'emittente svedese Svt.
Brutte notizie per gli utenti dell’app Grindr, rivolta al mondo omosessuale, che avrebbe condiviso con due società esterne alcune informazioni sensibili dei suoi iscritti, tra cui persino lo status sull’Hiv e la loro posizione Gps. Dati sensibili che sarebbero stati diffusi senza alcuna autorizzazione e che hanno fatto scoppiare un altro caso sulla privacy, dopo quello di Cambridge Analytica che, poco tempo fa, ha investito il social network più famoso al mondo, Facebook. A darne notizia è l’agenzia di stampa Ansa.it.
A scoprire tutto questo è stato un gruppo no-profit norvegese, Sintef, insieme all’emittente svedese Svt. La compagnia ha risposto annunciando di aver interrotto ogni condivisione dei dati e respingendo similitudini con la vicenda, che ha scosso tutto il mondo, relativa al Cambridge Analytica. Stando a questa indagine, dunque, Grindr avrebbe condiviso i dati sensibili, in forma crittografata, con la società Apptimize, che ottimizza le app, e con Localytics, che fornisce uno strumento con cui valutare le prestazioni delle app. Tra questi dati ci sarebbe quello sull’Hiv, dato sensibile che non andrebbe ceduto a terzi. Gli utenti di Grindr, infatti, possono scegliere se far sapere agli altri utilizzatori dell’app la data e il risultato dell’ultimo test fatto.
Il responsabile della sicurezza di Grindr, Bryce Case, intervistato dal sito Axios e da altri media e incalzato proprio su questa delicata vicenda, ha spiegato di aver interrotto la condivisione, di aver cancellato i dati sull’Hiv da Apptimize e di essere in procinto di rimuoverli da Localytics. Il manager, poi, ha specificato che i dati, cifrati, non sarebbero stati venduti a terzi né usati a scopi pubblicitari. Infine ha voluto sottolineare la diversità con il caso Cambridge Analytica. C’è differenza, ha aggiunto, tra una “piattaforma software che utilizziamo per scopi di debug e ottimizzazione”, e “un’azienda che cerca di influenzare le elezioni”.
Giornalista e Videoreporter, nato e cresciuto a Catania. Attratto dal mondo del giornalismo fin dalla nascita, ha trasformato la sua più grande passione in un lavoro: racconta storie senza filtri, senza pregiudizi. Da buon sicilian...
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