L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha pubblicato le nuove linee guida sull’uso delle mascherine consigliando di utilizzarle anche in pubblico perché rappresentano una barriera efficace contro la trasmissione del coronavirus.

“Raccomandiamo i governi ad incoraggiare l’uso delle mascherine dove c’è un’ampia diffusione del virus e la distanza fisica è difficile da mantenere, come i trasporti pubblici, i negozi o in altri ambienti chiusi e affollati”.

L’Oms ha sottolineato anche che “da sole le mascherine non proteggeranno contro il Covid-19“. Il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus ha spiegato che queste nuove linee guida sono un aggiornamento di quello che viene detto da mesi, ma vista la situazione attuale, si è voluto fare una raccomandazione ai Governi di incoraggiare i cittadini sull’uso delle mascherine soprattutto dove c’è un’ampia diffusione del virus e di mantenere la distanza fisica sui trasporti pubblici, nei negozi o in altri ambienti chiusi e affollati.

In particolare, le persone con un’età superiore ai 60 anni o con problemi di salute, dovrebbero utilizzare le mascherine mediche quando si trovano all’esterno e non possono mantenere la distanza sociale, mentre gli altri devono indossare le mascherine di tessuto a tre strati che possono anche realizzare in casa rispettando i suggerimenti dell’Oms.

Nel lungo aggiornamento, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fatto riferimento anche alle notizie di cronaca di queste ultime settimane riferendosi particolarmente sulla morte di George Floyd e dei manifestanti scesi in piazza, ricordando loro la necessità di proteggere se stessi e gli altri dal coronavirus.

La portavoce dell’Oms Margaret Harris, ha dichiarato:

“Abbiamo di sicuro assistito a molta passione questa settimana, con gente che ha sentito il bisogno di uscire ed esprimere i propri sentimenti. Chiediamo loro di ricordare che è necessario proteggere se stessi e gli altri”.

E infine, è stato lanciato un appello sull’emergenza coronavirus:

“Non è finita. Non sarà finita fino a quando non ci sarà più il virus in nessuna parte del mondo”.

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