Muna ElKurd, attivista e giornalista palestinese, ha lanciato due appelli tramite il suo profilo Instagram in difesa di due prigionieri palestinesi in Israele: Ahmad Manasra, imprigionato da quando aveva 13 anni, e Israa Jaabis, bruciata nella sua auto e poi abbandonata in carcere.

La storia di Ahmad Manasra viene alla luce nel 2015, quando a soli 13 anni è stato rinchiuso in carcere dalle forze israeliane dopo essere stato duramente interrogato e minacciato senza la presenza di un avvocato o dei genitori. Da allora non è mai uscito dal carcere e dall’inizio di novembre 2021 si trova in isolamento, come riporta Amnesty.

Muna ElKurd ha postato una foto in cui indossa una maglietta con il volto del ragazzo, che adesso ha 20 anni, e la bandiera palestinese.

Ahmad Manasra soffre di schizofrenia, di allucinazioni psicotiche ed è gravemente depresso con pensieri suicidi. Come tanti altri ragazzi palestinesi in carcere è costretto a un trattamento disumano da parte delle autorità israeliane, tra cui la negazione di cure mediche adeguate e l’isolamento prolungato nonostante i suoi gravi problemi di salute. Inoltre, il ragazzo è stato sottoposto a maltrattamenti durante gli interrogatori e gli è stato negato il diritto a un giusto processo.

In attesa del suo rilascio, Amnesty International ha divulgato una campagna di raccolta firme in favore della sua liberazione.

La giornalista Muna ElKurd ha anche pubblicato un post in favore di un’altra prigioniera palestinese, Israa Jaabis.

L’11 ottobre 2015, Israa Jaabis, 31 anni, stava andando a casa sua a Gerusalemme quando una bombola di gas presente nella sua auto è esplosa. La donna è stata bruciata nella sua auto e poi accusata da un soldato israeliano di aver tentato di accoltellarlo. Jaabis è stata abbandonata in prigione accusata di aver pianificato un “attentato terroristico” e privata delle cure. La donna, infatti, ha subito pesanti ferite a causa delle ustioni, tra cui la perdita delle dita delle mani. Questo è il suo settimo anno in prigione.

Jaabis è una delle 42 donne palestinesi nelle carceri israeliane, insieme a 200 bambini, secondo i dati ufficiali palestinesi: quattro di queste donne, secondo la Palestinian Prisoners Society (PPS), sono detenute senza processo.

Non dimenticate i prigionieri, parlate di loro….“, ricorda Muna ElKurd nel post Instagram.

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