Sanremo 2024, prima serata: i 7 momenti più iconici
La 74esima edizione del Festival di Sanremo è partita col botto. Mattatore della serata Marco Mengoni, co-conduttore al fianco di Amadeus, ma ci sono già anche alcuni momenti iconici da segnalare.
La 74esima edizione del Festival di Sanremo è partita col botto. Mattatore della serata Marco Mengoni, co-conduttore al fianco di Amadeus, ma ci sono già anche alcuni momenti iconici da segnalare.
Sanremo 2024 è ufficialmente iniziato, e anche quest’anno ha regalato momenti iconici fin dal primo appuntamento.
Vero e proprio mattatore della serata è stato Marco Mengoni, chiamato da Amadeus nell’inedito ruolo di co-conduttore, vesti in cui alla fine il cantante di Ronciglione si è trovato perfettamente a suo agio. “In verità sento di non essermi mai staccato da Sanremo, come se mi fossi addormentato un secondo e sono ancora qua”, sono state le sue parole in sala stampa, durante la conferenza di presentazione.
E in effetti, dopo la vittoria dello scorso anno con Due vite, Mengoni ha dimostrato di che il palco dell’Ariston è davvero la sua seconda casa; ripropone i pezzi con cui ha trionfato, la canzone dello scorso anno e L’essenziale, con cui vinse esattamente dieci anni prima, cita Shakespeare con un omaggio ad Anna Marchesini, presenta gli ospiti e distribuisce il “preserbacino” per potersi “baciare senza creare scandalo”. Un vero animale da palco.
Ma la prima serata del Festival edizione numero 74, l’ultima con Amadeus come conduttore, regala anche momenti di riflessione, come quando sul palco sale Daniela Di Maggio, madre di Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista ucciso lo scorso 31 agosto da un sedicenne, per una lite sul parcheggio.
O quando Dargen D’Amico, salito sul palco con una mise apparentemente stravagante, lancia un appello di pace al termine della sua Onda alta.
Ecco alcuni dei momenti più iconici della prima serata sanremese.
Canta, presenta, ha tempi comici perfetti. Si presenta in gonna ed è spiritoso e anticonformista.
Si presentano in questa versione “particolare” e ricevono una standing ovation per la loro Ma non tutta la vita.
Un momento molto toccante, quello in cui la madre di Giogiò Cutolo, ucciso a Napoli in piazza del Municipio per il parcheggio di uno scooter, ha letto una lettera.
Amore mio, ti ricordi quando l’anno scorso dovevi suonare all’orchestra sinfonica di Sanremo e ti chiesi di venire e tu mi dicesti: ‘Mamma, ma sei pazza? il bamboccio con la mammina appresso’. Mi dicevi che Sanremo sembrava Napoli, ma con la scintilla francese e dicevi che se proprio ti fossi trasferito, avresti scelto Sanremo. Ti ricordi quando guardavi il tuo maestro Luca, suonare qui a Sanremo. Amore mio, quel giorno è arrivato. E sai perché? Perché sei bello dentro e fuori. Hai un modo aristocratico di stare al mondo, pratichi la gentilezza e generi bellezza intorno a te, al contrario di chi ti ha strappato barbaramente alla vita. E proprio perché l’amore è il contrario della morte tu stasera vivi attraverso la musica che amavi e che ti farà essere eterno. E poi perché stasera tutta Italia sta ascoltando il talento e le note del maestro Giovanbattista Cutolo. Ciao, Giogiò, ti amiamo tutti. E mammarella tua non ti dimenticherà mai. Ciao, amore mio.
Il primo messaggio pacifista della serata arriva da Ghali, con la sua Casa mia.
Ma, come fate a dire che qui è tutto normale
Per tracciare un confine
Con linee immaginarie bombardate un ospedale
Per un pezzo di terra o per un pezzo di pane
Non c’è mai pace
Applausi scroscianti anche per Loredana Bertè, sul palco con la sua Pazza.
Si esibisce molto tardi, tanto da non lesinare una nota polemica (“Onda alta, ascolti bassi”) ma al termine della sua canzone vuole comunque lanciare il suo messaggio di pace, iniziato salutando Marta, la nipotina che studia a Malta: “Ma non tutti i bambini del mondo hanno questa fortuna. Nel Mar Mediterraneo in questo momento ci sono bambini sotto le bombe, senza acqua né cibo. In questo momento il nostro silenzio è corresponsabilità. La storia e Dio non accettano la scena muta. Cessate il fuoco”.
BigMama, al secolo Marianna Mammone, all’esordio sul palco dell’Ariston emoziona con la sua La rabbia non basta, che parla di tutto ciò che lei ha subito nella sua vita, e si commuove, scoppiando in lacrime.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
Cosa ne pensi?