Io mi fido di te, il nuovo libro di Luciana Littizzetto sui figli in affido

La comica torinese si racconta per la prima volta in un romanzo autobiografico, in cui parla della sua esperienza come madre di Jordan e Vanessa, arrivati nella sua vita quando avevano 9 e 11 anni.

Luciana Littizzetto è sempre stata piuttosto riservata riguardo alla sua vita privata. Ma questa volta ha deciso di raccontarsi, nel suo ultimo libro Io mi fido di te – Storia dei miei figli nati dal cuore. In particolare, il romanzo autobiografico parla, per la prima volta a cuore aperto, dei suoi figli in affido, Jordan e Vanessa.

La comica ne ha parlato a Che tempo che fa, dove ha portato l’attenzione su un tema, quello dell’affidamento, che secondo lei viene troppo spesso messo in secondo piano, soprattutto in un periodo storico come quello della pandemia che stiamo vivendo:

“In questo tempo strampalato, tutta la questione dell’affido è passata un po’ in secondo piano. C’era il problema del Covid, le difficoltà economiche. Credo vada salvaguardato, perché è un gesto di generosità assoluta. Ci sarebbero tante persone disposte a intraprendere questa esperienza. È diverso dall’adozione perché non so cosa succederà, non so se tornerai alla tua famiglia d’origine o rimarrai con me, però intanto io ci sono, questa porta è aperta e ti aiuto a fare un pezzo di vita insieme”.

Luciana ha poi raccontato com’è cambiata la sua vita da quando ha deciso di prendere in affido Jordan e Vanessa, quando avevano rispettivamente nove e undici anni. Una decisione che ha preso grazie a Maria De Filippi, che ha condiviso con lei la sua esperienza (anche lei, infatti, ha un figlio in affido, Gabriele), e che l’ha convinta a intraprendere questa strada.

“Jordan è un disgraziato, penso di essere la mamma che ha ricevuto più chiamate dalla scuola al mondo. Ce n’era sempre una. O intasava i bagni con la carta, faceva delle pallette, poi ha venduto i miei autografi a 1 euro l’uno. La maestra mi ha chiamato e me l’ha detto. Ritagliava le mie firme sul diario e diceva che ritagliava i gattini. […] Vanessa ha delle malattie che non esistono, le punge il naso, le frigge l’occhio. E ogni volta vuole andare da uno specialista e io devo contenere queste malattie immaginarie”,

ha ricordato Littizzetto parlando con Fabio Fazio. A questo racconto così privato, poi, ha aggiunto un dettaglio ancora più intimo:

“Mi chiamano mamma davanti agli altri, mentre mi chiamano Lu quando sono soli con me. In effetti, non è facile per loro chiamarmi mamma, una mamma naturale ce l’hanno. Non è più un problema, ormai mi sono abituata. Chi se ne frega”.

Un’esperienza di vita che l’attrice ha racchiuso nel suo libro, edito da Mondadori e in uscita il 12 ottobre.

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