A Treviso c’è una madre che chiede la riapertura delle Case Chiuse e senza vergogna spiega la sua motivazione: “Mio figlio ha le stesse identiche pulsioni di qualsiasi giovane della sua età. Solo che lui, a 30 anni è paralizzato a causa di un incidente e a causa della sua condizione non ha mai avuto nemmeno una storiella come solitamente capita nell’adolescenza.” 

Da qualche tempo il ragazzo ha iniziato a mostrare grandissima frustrazione e chiede di avere le stesse possibilità dei suoi compagni, anche nella sfera sessuale che fino ad oggi ha potuto solo immaginare. La donna si è data da fare per cercare di aiutare il figlio: “Mi sono informata. Ho visto che in paesi come l’Olanda è contemplata la figura dell’assistente sessuale per disabili. Ma qui non c’è nulla del genere. L’unica alternativa quindi sono le prostitute.” La donna ha quindi cercato qualcuna che potesse accettare la sua richiesta. Un incontro andato benissimo, ma la squillo ha chiesto 500 euro ad incontro e la spesa è quindi diventata insostenibile.

Riaprire le case chiuse per questa donna è fondamentale:

“Magari organizzate in modo diverso, ma sicure e con prezzi controllati per dare alle persone disabili come mio figlio la possibilità di vivere la sfera sessuale in modo normale, come tutti gli altri, senza che le famiglie alle prese con problemi del genere siano costrette a seguire percorsi comunque poco sicuri e ad affrontare spese folli per vedere felice il proprio ragazzo”.

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