Filippo Magnini rischia fino ad otto anni di squalifica. È la richiesta della Procura di Nado Italia (l’organizzazione nazionale antidoping) dopo le indagini antidoping eseguite nei mesi scorsi sull’ex nuotatore per consumo o tentato consumo di sostanze dopanti e favoreggiamento, e somministrazione o tentata somministrazione di sostanza vietata.

Queste le tre voci apparse ieri mattina, 5 giugno, nel deferimento emesso dalla Procura di Nado Italia e notificata anche alla Fin e alla società di Magnini. 4 anni invece chiesti per l’ex compagno di nazionale di Magnini, Michele Santucci. Confermata invece l’estraneità dei fatti di Federica Pellegrini.

Il giudizio definitivo arriverà non prima di settembre da parte della prima sezione del Tribunale di Nado Italia. La notizia arriva dopo che Magnini, lo scorso dicembre, ha dato addio al nuoto.

Ci sono 27 anni di controlli nella mia carriera, che è sempre stata lineare e i fatti parlano da soli – aveva dichiarato Magnini come riporta il Resto del Carlino – Ho deciso di smettere in un momento felice, perchè non volevo farlo dopo una Olimpiade o una gara andata male. Smetto perchè sono pronto a fare altro.

Un addio che non era in alcun modo legato alle indagini antidoping  aperta da parte della Procura Nado Italia dopo l’inchiesta penale nei confronti del medico nutrizionista Guido Porcellini, che era in contatto con lo stesso Magnini. L’accusa nei confronti di Porcellini da parte della Procura di Pesaro riguarda la presunta vendita di sostanze dopanti e medicinali commercializzati dal medico stesso.

 

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