
Mahsa Amini è morta a Teheran a 22 anni, dopo l’arresto per aver indossato male il velo. La donna era partita dal Kurdistan iraniano, e insieme alla sua famiglia si era recata in vacanza nella capitale. Lì è stata fermata dalla polizia morale, la Ershad, l’unità speciale che vigila sul rispetto del rigido codice di abbigliamento imposto alle donne, sia che siano locali o straniere, e di qualunque religione, hanno tutte l’obbligo di indossare il velo.
Mahsa Amini, 22, is in a coma after being tortured by Iranian authorities.
— Leah Remini (@LeahRemini) September 15, 2022
This would be unacceptable no matter what, but the fact that she was arrested for improper wearing of the hijab makes it even more horrifying.
Please join me in sharing her name and story.#مهسا_امینی pic.twitter.com/FEB6BYfIZO
Amini è stata arrestata con l’accusa di indossare male l’hijab, perché l’indumento non le copriva integralmente i capelli, ed è stata portata in un centro di detenzione della città. Subito dopo, è stata trasferita d’urgenza in ospedale, dove è morta poche ore dopo. Ufficialmente la causa del decesso è da ricondurre a problemi cardiaci, sopraggiunti durante il fermo, che l’avrebbero portata prima in coma e poi alla morte.
Ma la famiglia di Mahsa Amini e gli attivisti denunciano una situazione ben più grave: la ragazza sarebbe morta dopo un pestaggio da parte della polizia religiosa, avvenuto in prigione e con così tanta violenza da aver causato alla 22ene un trauma cranico e il successivo coma. Secondo la sezione iraniana di Amnesty International, che denuncia ancora una volta come sia “degradante e discriminatoria” la legge sull’obbligo del velo, la ragazza: “È stata arrestata in modo arbitrario dalla cosiddetta polizia della moralità” e ci sono accuse rispetto a presunte torture durante la detenzione.
Durante i funerali di Amini, sabato 17 settembre 2022, centinaia di persone hanno manifestato, e molte donne si sono tolte il copricapo al grido di “Morte al dittatore”, riferendosi all’Ayatollah Ali Khamenei. La protesta è stata bloccata dalla polizia della città di Saqez, con un fitto lancio di gas lacrimogeni.
La revolución de las mujeres en Irán. Miles se quitan el hijab obligatorio, tras la muerte de Mahsa Amini, de tan solo 22 años, que fue asesinada por la policía de la moral iraní por llevarlo mal puesto. Hay protestas en varias partes del país. Histórico. pic.twitter.com/NqI397nUHj
— Agustín Antonetti (@agusantonetti) September 17, 2022
Altre contestazioni sono state organizzate anche a Teheran e le organizzazioni della società civile curda, hanno lanciato un appello allo sciopero generale, mentre le organizzazioni per i diritti umani hanno esortato le donne a togliersi pubblicamente il velo, gesto simbolico ma considerano un comportamento immorale dalla religione e dalle autorità.
Secondo la sharia iraniana, o legge islamica, in vigore dopo la rivoluzione del 1979, le donne, infatti, sono obbligate a coprirsi i capelli e a indossare abiti lunghi e larghi per nascondere il proprio corpo, pena richiami, multe o l’arresto.
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