Si chiama Claudio Pinti l’untore, l’uomo di 36 anni, autotrasportatore di Ancona, arrestato al termine di una lunga e delicata indagine condotta dalla Polizia in collaborazione col Servizio centrale operativo che ha consentito di scoprire come un giovane – che viaggiava in tutta Italia per lavoro e che aveva un debole per le donne – avesse avuto diversi rapporti non protetti nonostante fosse positivo all’Hiv da ben nove anni. Ne era consapevole ma non solo non lo comunicava alle donne con le quali aveva rapporti sessuali in tutta Italia, ma non adottava nemmeno alcuna precauzione per evitare il contagio. Un pericolo per se stesso e per gli altri, che ha richiamato alla memoria la storia di Valentino Talluto, accusato di aver contagiato 57 vittime con l’HIV.

Per l’agenzia di stampa Ansa.it, sarebbero oltre 200 le donne potenziali vittime di contagio del virus Hiv per rapporti sessuali con l’uomo arrestato. Nessuna di loro chiaramente era stata messa al corrente che il 36enne autotrasportatore di Ancona fosse positivo all’Hiv. Lui, tra l’altro, che pare neghi la malattia di cui è invece affetto da nove anni, è stato incriminato con l’accusa di lesioni dolose gravissime dalla Squadra Mobile di Ancona che, per questa indagine, ha collaborato con lo Sco della Polizia di Stato.

Adesso è importante che le donne, vittime di quest’uomo positivo all’Hiv, trovino il coraggio di denunciarlo e corrano subito ai ripari dal punto di vista sanitario. Per questo motivo, la polizia ha lanciato un appello: “Per esigenze investigative e per il rilevante interesse pubblico che potrebbe riguardare eventuali altre vittime di reato, la Squadra mobile di Ancona sta cercando di contattare coloro che abbiano eventualmente avuto incontri sessuali con Claudio Pinti”, si legge nella nota in cui è stata allegata anche la foto dell’uomo. Chiunque fosse in possesso di notizie utili è pregato di chiamare con urgenza il numero 0712288595.

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