Maria Grazia Cucinotta: “Sono stata discriminata per le mie origini meridionali”

L’attrice si è raccontata durante un’intervista a Verissimo con Silvia Toffanin, nella quale ha rivelato di essere stata ghettizzata in più occasioni agli esordi della carriera, a causa delle radici siciliane.

Il talento di Maria Grazia Cucinotta è senza dubbio un grande vanto per l’Italia. L’attrice, infatti, ha costruito una brillante carriera e si è fatta conoscere anche a livello internazionale, in particolar modo per aver recitato nel film Il postino di Michael Radford (accanto a Massimo Troisi ) e per aver partecipato alla saga 007 Il mondo non basta. Ma non solo, oggi è anche una grande produttrice cinematografica, nota anche negli Stati Uniti.

Nonostante il successo, però, agli esordi ha dovuto affrontare diversi episodi di razzismo nei quali è stata discriminata per le sue origini siciliane. Ha raccontato tutto questo e molto altro a Silvia Toffanin nel salotto di Verissimo, durante la puntata di sabato 26 febbraio 2022:

“Mi hanno cambiato nome, la prima agenzia di moda mi aveva dato un nome straniero, Dejanira. Per loro ero molto più chic nell’essere straniera che siciliana. Sai quando sei ragazzina credi agli altri, cerchi di essere sempre approvata, quindi mi sentivo un po’ in difetto, un po’ tanto. Mi vergognavo quando parlavo. C’era e c’è ancora – inutile fingere – discriminazione fra nord e sud, c’è già da quartiere a quartiere. Io l’ho visto crescendo, venivo dalla periferia e ad andare in centro ti guardavano tutti. È come se esistesse serie A e serie B. Quando sei ragazzina non capisci e lo prendi come una gabbia dalla quale tu devi uscire e poi invece capisci che le vite sono tutte uguali e che, come dico sempre io, dove nasci è solo un punto di partenza, poi sta a te e alla vita dimostrare quello che vali. Quindi poi te li fai scivolare addosso però ci ho messo tanto tempo e anche tanto dolore, tanta vergogna e tanta rabbia, però quella rabbia mi ha fatto andare avanti”.

Cucinotta ha poi parlato del bellissimo periodo vissuto ad Hollywood, nel quale ha avuto modo di approfondire lo studio della recitazione e allontanarsi da ogni forma di pregiudizio. Ha raccontato che a Los Angeles, dove ha vissuto circa 10 anni, è stata accolta senza nessun tipo di discriminazione, perché tutto ciò che contava era essere stata scelta dal pubblico. In proposito, ha voluto infine mandare un messaggio importante sull’argomento, rivolto soprattutto ai giovani:

“Ci sono tanti ragazzi oggi che mi scrivono dicendo che subiscono violenza, discriminazione, per il loro atteggiamento, per il loro stato sociale e io dico a loro di non arrendersi mai, perché nella vita vince chi prova e soprattutto chi osa”.

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