Mario Biondo, la misteriosa morte del cameraman palermitano

Il cadavere fu rinvenuto nel suo appartamento di Madrid nel 2013. Mentre la procura spagnola ha archiviato il caso come suicidio, la famiglia del giovane ha sempre creduto si trattasse di omicidio. La vicenda è al centro di uno speciale in onda su Nove il 16 ottobre in prima serata.

Il 30 maggio del 2013, nella sua casa di Madrid, il cameraman siciliano Mario Biondo veniva ritrovato senza vita, impiccato alla libreria. Subito le autorità locali parlarono di suicidio, verità a cui i genitori del giovane non hanno mai creduto. La vicenda è raccontata in uno speciale, Suicidio apparente – Il caso Mario Biondo, in onda su Nove sabato 16 ottobre in prima serata.

Quando il cadavere di Mario fu rinvenuto la procura spagnola decise immediatamente che si dovesse trattare di suicidio. La famiglia del giovane, però, non ci ha mai creduto e, assistita dall’avvocato Carmelita Morreale, ha ottenuto la riapertura del caso. Così è stato aperto un fascicolo per omicidio contro ignoti, che ha portato a una svolta solo a maggio 2021.

I motivi che avevano condotto la famiglia a non credere al suicidio erano molteplici. In primo luogo, il fatto che Mario non avesse ragione alcuna per togliersi la vita. Era un cameraman di successo che lavorava per alcune redazioni molto conosciute in Spagna. Era anche felicemente sposato con la nota conduttrice televisiva Raquel Sánchez Silva e i due erano molto felici.

A questo primo quadro, poi, si aggiungono altri dettagli poco chiari; la presenza di contusioni sulla fronte, la scena del crimine, dove gli oggetti nella libreria erano rimasti al proprio posto nonostante avrebbero dovuto almeno muoversi visto gli spasmi provocati dalla morte per soffocamento; poi ancora la posizione “ambigua” della moglie: secondo la madre di Mario il ragazzo avrebbe scoperto delle informazioni altamente riservate sul suo passato.

Tutti dettagli poco chiari che fanno pensare che dietro la morte del ragazzo potrebbe esserci molto di più. Sicuramente un depistaggio: Mario potrebbe essere stato ucciso – per motivi da chiarire – da una o più persone che avrebbero poi inscenato il suicidio. A maggio 2021, gli investigatori che stanno continuando a svolgere ricerche per conto della famiglia del cameraman – si tratta di consulenti italo-americani della Emme Team agenzia formata da un gruppo di avvocati, investigatori ed esperti informatici – hanno individuato due persone che la notte in cui Mario è morto, si sarebbero introdotti in casa sua. Tramite i loro cellulari, due iPhone, si sarebbero collegati al wifi dell’appartamento, per accedere ai profili Facebook e Twitter del cameraman.

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