Michael J. Fox e la malattia: "Soffro ogni giorno, se sono felice è per la mia famiglia"

All'attore è stato diagnosticato il morbo di Parkinson quando aveva solo 29 anni, ma non ama suscitare pietismo: ora si racconta in un film-documentario, dal titolo emblematico Stil Alive.

Michael J. Fox ha scoperto di avere il morbo di Parkinson a 29 anni (l 9 giugno 2023 ne compirà 62), una notizia che ha inevitabilmente cambiato la sua vita e il modo in cui lui ha iniziato a guardare al futuro e a cui inizialmente faticava a credere. Ora ha deciso di fare conoscere meglio la sua storia in un film documentario, Still Alive (Ancora Vivo) che sarà disponibile su Apple Tv dal 12 maggio, in cui sarà lui a raccontare se stesso, alternando momenti documentaristici e di fiction, ad altri in cui si avrà modo di ascoltare la sua voce e la sua testimonianza in prima persona.

Anche la scelta del titolo non sembra essere casuale, visto che l’attore non ha mai voluto arrendersi alla malattia, nonostante questa gli renda complicato fare alcune azioni che caratterizzano la quotidianità di tutti.

Ho abusato a 29 anni, quando mi diagnosticarono il Parkinson, di alcol, poi mi sono ritrovato – sono le sue parole nel documentario, riportate dal Corriere della Sera – I primi tempi nessuno, al di fuori della mia famiglia, sapeva. La cosa più terribile è non avere una via d’uscita”.

Le difficoltà non mancano sicuramente, ma lui non vuole suscitare pietismo e cerca, per quanto possibile, di essere autonomo, anche se non sempre riesce a esserlo del tutto. L’artista ne aveva parlato al New York Times qualche tempo fa: “Sono caduto in cucina e mi sono rotto il braccio – ha detto – Ero da solo, non sono riuscito a raggiungere il telefono, ma ero io ad avere insistito affinché la mia famiglia uscisse“. Anzi, era stato lui a rassicurare i suoi familiari e a dire loro che sarebbe andato tutto bene.

Il regista dell’opera è Davis Guggenheim, che ha diretto anche Sundance, ma ha cercato di non presentarsi con qualche pregiudizio nel momento in cui si sono conosciuti, ma anche in questa occasione, come ha sempre cercato di fare, Michael J. Fox non si è tirato indietro e ha rivelato in maniera chiara quali siano le sue sensazioni: “Sì, è una malattia incurabile, e non mi spaventa. Quando i medici si pronunciarono la prima volta, ero incredulo, dissi, beh questo non può succedere a me. Negli ultimi tre anni ho rotto entrambi i femori, la faccia, una mano. Ho rotto un sacco di cose. Ho capito che potevo morire. Quando David mi ha chiesto se sto soffrendo, gli ho risposto che soffro ogni giorno. Non è solo l’handicap fisico, ma anche emotivo, il fatto di svegliarsi ogni giorno e dover scivolare attraverso tutto questo. La malattia è un altro segmento incredibile della mia incredibile vita. È una sfida con la malattia, con la reazione che vedo negli occhi della gente che incontro, con la possibilità di fare ancora buone cose“.

A spingerlo a non arrendersi ci pensa anche la donna con cui è sposato dal 1988, Tracy Pollan, conosciuta sul set di Casa Keaton e da cui ha avuto quattro figli: “All’inizio ho elaborato la mia tristezza e la mia depressione bevendo troppo. Ma quella non poteva essere la fine della storia. Ho cercato una nuova strada per vincere e cavarmela. Con l’aiuto di mia moglie Tracy e i miei quattro figli che amano la vita, e questo, oggi, vuol dire qualcosa“.

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