Michele Merlo, i risultati della perizia: "Medico imprudente, poteva essere salvato"

L'ex concorrente di Amici e X Factor è scomparso il 6 giugno 2021 a causa di una leucemia fulminante: emerge un errore da parte del dottore che lo aveva visitato, come aveva sottolineato il papà del ragazzo.

A poco più di un anno dalla scomparsa, avvenuta il 6 giugno 2021, è stata depositata la super perizia affidata al medico legale Antonello Cirnelli e l’oncologo Valter Bortolussi volta ad accertare le cause della morte di Michele Merlo, il cantante che si è spento a causa di una leucemia fulminante.

Domenico Merlo, il padre del cantante, ha chiesto a più riprese di voler conoscere la verità, convinto che qualcosa si sarebbe potuto fare per salvare il ragazzo se non ci fosse stato un errore da parte di chi lo aveva in cura.

Ho perso il mio unico figlio, non riesco a superarlo – aveva detto recentemente l’uomo a Il Resto del Carlino -. Da un anno sono arrabbiato. Per questo non lascerò mai perdere e lotterò finché i responsabili non pagheranno. Il mio cuore è spezzato e niente mi ridarà indietro mio figlio, Ma è indubbio che si sia trattato di un errore umano. I periti hanno chiarito come ci fosse fino all’87% di possibilità che Michi se la cavasse in un mese, se curato in tempo. Bastava un banale emocromo”.

I risultati emersi dall’approfondimento non fanno che confermare la percezione avuta dal papà di Michele Merlo. “Il 26 maggio 2021 il dottor Vitaliano ha espresso un comportamento imperito, imprudente e negligente” – si legge nella perizia decisa dal Tribunale di Vicenza per accertare le cause della morte dell’artista secondo le indiscrezioni diffuse dal Corriere della Sera –.

Il medico di base (con studio a Rosà) a cui il ragazzo si era rivolto mostrandogli il livido che da almeno dieci giorni gli era comparso sulla coscia sinistra è quindi ora indagato con l’ipotesi di omicidio colposo. Quel segno invece, era un primo sintomo della malattia che poi lo avrebbe ucciso, ma che aveva cercato di risolvere applicandogli un bendaggio all’ossido di zinco mandandolo a casa con la diagnosi di “strappo muscolare“, ma invitandolo a tornare per un “controllo entro 4-5 giorni”.

Non solo l’ex concorrente di Amici e X Factor poteva essere salvato, ma “l’indice di sospetto dove essere molto alto, anche perché all’esordio i sintomi possono essere aspecifici – si legge -, I medici non devono mai sottovalutare la comparsa di segnali compatibili con la leucemia perché «le terapie sono in grado, nella maggioranza dei casi, di fornire risultati eccellenti, a patto però che ci sia la possibilità di intervenire in tempo utile”.

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